CRONOLOGIA STORICA prese ili porla alla prova in quanto egli non rifiniva >lai dir loro clic i privilegi di cui godevano emanando da lui c da1 suoi predecessori, egli era padrone di abolirli. Jacopo aveinlo sostenuta tale asserzione in una risposta clic diede ad alcune rimostranze della camera dei comuni, questa al contrario in una sua protestazione sostenne eli’essi privilegi ciano irrevocabili. 11 re fattosi recare il giornale della camera, stracciò di propria mano la protesta, e indi a pochi giorni dichiarò sciolto il parlamento. Un’altra operazione memorabile di • quel parlamento fu il processo da esso fatto al cancelliere Francesco Bacone il quale pervenuto con raggiri a qjiell’eminente postarsi rese colpevole nell’esercitarlo di parecchie malversazioni clamorose. Arrestato per questo titolo fu con sentenza successiva destituito senza poter essere repristinato e condannato ad un’ ammenda di quarantamila lire. Jacopo raddolcì il rigore di quel giudicato col rimettere al reo l’ammenda, e gli die' anche «lettere che abolivano quanto era stato contra di lui operato. Bacone, uno dei più bei genii che s’ abbia avuto l’Inghilterra, consacrò il resto de’suoi giorni nel ritiro componendo parecchie opere di fisica, di morale e di politica che formeranno maisempre l’ammirazione dei posteri. La sua morte-avvenne l’anno 1626. L’elettor palatino, genero del re, trovavasi allora nella più critica situazione. Fattosi inooronare re di Boemia nel 1619 egli si trasse addosso le armi dell’imperatore il quale dopo averlo sconfitto in più scontri, lo pose al bando dell’impero e conferì il suo elettorato al duca di Baviera. Un rinforzo di duemilaquattrocento inglesi spediti nel palatinato per nulla agire, fu tutto il soccorso effettivo che Federico ottenne dal suocero. Ma Jacopo intercedette molto per lui co’suoi ambasciatori i quali* per altro non riuscirono a nulla. Intanto egli chiese d’imparentarsi col ramo primogenito della casa d’Austria. Domandò per Carlo suo figlio, principe di Galles, la mano di Maria infanta di Spagna. Sulle speranze fattegli concepire dopo lunghe negoziazioni da Filippo IV padre della principessa, Cariosi recò in Ispagna l’anno i6a3 accompagnato da Giorgio de Villers, marchese, poi duca di Buckingham, favorito del re suo padre, per coucbiudere il matrimonio. Gli articoli,