39(i CRONOLOGIA STORICA mi de’suoi sudditi col ristabilire le leggi di Eduardo, abolire le imposizioni e sopprimere I’ editto «die vietava i lumi ed il fuoco nelle abitazioni dopo le ore otto della sera. Ripristino inoltre le chiese nel godimento de’loro privilegi, ridusse ad unità di grandezza i pesi e misure e ordinò la punizione corporale dei falsi monetarii. E a notarsi che dell’ordinanza data in tale proposito ne fece spedir tante copie quante erano le contee in Inghilterra con ordine di deporne una nell’ abazia principale di cadauna di quelle provincie (Matt. Paris). Finalmente Enrico nel mese di settembre richiamò dall’ esilio Sant’Anselmo arcivescovo di Cantorbery ch’era stato obbligato ad abbandonar l’Inghilterra attese le persecuzioni di Guglielmo il Rosso. L’11 novembre dell’anno stesso adunati a Londra i grandi del regno, sposò alla loro presenza Matilde, figlia di Malcolm, re di Scozia, che da Sant’Anselmo fu il giorno stesso incoronata Al Natale susseguente, che in allora era pegl’ Inglesi il primo giórno dell’anno, Enrico tenne corte plenaria onorata dalla presenza d’illustre straniero, cioè da Luigi designato re de’Francesi. Bertrade di lui matrigna c sua persecutrice, sentendo, esser egli passato in Inghilterra, scrisse ad Enrico lettere suggellate coll’impronta del re Filippo suo sposo acciò pregarlo di far arrestare il giovine principe e di rinchiuderlo in ¡stretta prigione. Enrico fé’ parte di queste lettere a Luigi consigliandolo di ritornare in Francia (Or-derico Vital).. Si verificò quanto Enrico aveva ragione di temere per se stesso. L’anno noi il duca di Normandia formò un partito in- Inghilterra per strappargli Io scettro che gli era stato da lui usurpato. Giunse sui luoghi nel mese di agosti) e si apparecchiò a battaglia; ma sull’istante di darla, si pacificò col fratello e gli cedette i propri diritti per una pensione di tremila marchi. Per una delle loro convenzioni Enrico promesso aveva un’amnistia a tutti gl' Inglesi che avevano seguito le parti di suo fratello. Roberto inteso che in onta alla sua parola maltrattava molti, si recò a Londra l’anno 110?. per lagnarsi con lui stesso della sua infedeltà. Enrico lo accolse con alterigia, testificando la propria sorpresa perchè avesse avuto ardire di por piede ne’suoi stati senz’averne prima ottenuto il permesso. Poscia gli rimproverò la sua trascuratezza nel punire coloro clic