DEI RE DI SPAGNA (CAST1GLIA e ARAGONA) a59 lione in Ispagna, i suoi vascelli facevano dei conquisti lontani nclP Arcipelago al di là del Gange. Cadde in suo potere Pisola di Lucon 0 di Mariella con molte di quelle che la accerchiano , e il nome collettivo di Filippine che lor fu dato, trasmise alla posterità quello del monarca sotto il quale furono conquistate. Filippo infaticabile nell’operare, dava continua attenzione ai bisogni di tutte le parti de’ vasti suoi stati. Non contento d1 invigilare dal fondo del suo gabinetto sulla Spagna, egli intraprese Panno 1576 di scorrerla tutta. La sua presenza fu salutare in ogni luogo da lui visitato. Egli rese dovunque la più esatta giustizia, ascoltò i lagni che Ì;li vennero portati, e riformò gli abusi. Per annientare ’antipatia che regnava tra le diverse provincie, indusse le principali famiglie, il cui esempio fomentava quel lievito di discordia, ad imparentarsi reciprocamente con maritaggi. In una parte dei Paesi-Bassi continuavano le turbolenze. Don Luigi di Rcquesens che n’ era il governatore dal-P anno 1574, non trasaudava nulla per far dimenticare le crudeltà del duca d’Alba, di lui predecessore, e cominciò a riuscirvi, quando fu sorpreso dalla morte il 5 marzo 1576 a Brusselles. Il re nominò in sua vece don Giovanni, fratello suo naturale, di già celebre per la battaglia di Lepanto vinta il 7 ottobre 1571 contra i Turchi e per altri vantaggi da lui riportati contra quegl’ infedeli e contra i Mori. Il nuovo governatore si applicò a ricondurre gli spiriti colla dolcezza e con un procedere generoso ; ma l’ambizione di Guglielmo di Nassau, che voleva profittare delle turbolenze per impadronirsi dei Paesi-Bassi, fece andar a vuoto i disegni pacifici del principe spagnuolo. L’anno 1578 sul finir di gennaio seguì la battaglia di Gemblours, vinta da don Giovanni contra i ribelli, seimila dei quali restarono sul campo. Questa vittoria, dice Ferreras, fu tanto più osservabile quanto che non costò la vita che a due soli soldati spagnuoli. Il 7 ottobre susseguente don Giovanni morì di febbre maligna in età di trentaun anno. I nemici di Filippo accusarono altresì quel monarca di averlo fatto avvelenare per invidia de’suoi talenti, e per timore che non isposasse Elisabetta regina d’Inghilterra. La morte di don Enrico re di Portogallo, dignità alla quale egli uni-