/ DEI RE D’ INGHILTERRA 439 tenti¡oliali dell’Inghilterra, ove manteneva le sue milizie col saccheggio di que’ luoghi. Gli rimaneva però in Iscozia da conquistar due piazze, quella di Sterling e quella di Barwick. Eduardo Brus di lui fratello assediava la prima, c il governatore aveva già promesso di cederla ove in brevissimo tempo non ricevesse soccorsi. Il »monarca inglese uscì allora dal suo letargo, condusse frettolosamente in Isdó-Ja un’ armata, a quanto si disse, di centomila uomini e trovò Roberto Brus accampato colla sua, molto inferiore di numero, presso Sterling. Avendolo attaccato il u5 giugno i3i4 fu intéramente sconfitto e perdette nell’azione suo nipote, il conte di Gloccster. Dopo questa battaglia, chiamata di Bannock-Burn , gli Scozzesi divennero così formidabili agli Inglesi che tre soldati scozzesi, se si crede agli storici nazionali, avrebbero posti in fuga duecento inglesi. Boberto Brus inviò suo fratello in Irlanda ove fu accolto come un liberatore per l’odio che nutrivasi contra gl’inglesi-, ma la carestia sopraggiunta in quest’anno lo obbligò a sloggiare. Questo flagello si fece sentire egualmente in Inghilterra e ivi fu ancora vieppiù spaventevole sino al punto che conveniva nascondere i fanciulli per timore non venissero presi e mangiati. Alla corte per altro sembrava non si godesse meno di tutte le comodità della vita. Ecco un fatto che racconta Stow ( Descriplion de Londres ). » Eduardo festeggiava a Westminster il giorno di Pente-» cosi«: era a tavola co’ suoi pari all’ intorno , quando entrò » una donna vestita ed abbigliata come un minestrello e » montata sur un cavallo magnificamente bardato giusta » l’uso dei minestrelli. Dopo aver girato per qualche tempo » intorno le tavole, si avvicinò a quella del re egli pose « dinanzi uno scritto, indi salutò la brigata e se ne partì «. Quello scritto conteneva una rimostranza al re sui favori clic venivano da lui prodigati a’suoi prediletti nell’atto che trascurava i più strenui di lui cavalieri e servitori più fidi e lasciava morir di fame il suo popolo. Tra i favoriti indicati in quella memoria, il principale era il giovine Ugo Spenser che aveva di fresco sostituito GavestQn nello spirito del re, e coll’imitare la sua alterigia si apparecchiava la stessa sorte di lui. I baroni con a lor capo'Tommaso conte di Lancaslro, primo principe del sangue, do-