DEI RE DI PORTOGALLO 3o3 l'infanta Elisabetta, figlia di don Pcdro III re di Aragona. Geloso de?suoi diritti, intraprese di limitare le immunità ecclesiastiche che gli sembravano di troppo estese. Ma Panno 1283 egli fu obbligato di ratificarle,, e soltanto a questa condizione ottenne gli si levasse la scomunica di cui era stato colpito dai vescovi per averle violate. Questo principe amava le lettere. L’anno 1290 egli stabilì a Lisbona un’ università cui trasferì l’anno i3o8 a Coimbra. I privilegi da lui accordati a quell’accademia le procacciarono da tutta Europa gli uomini più dotti del suo secolo. Fu allora che la lingua portoghese cominciò ad assumere una forma regolare e cessò di essere un missuglio bizzarro di latino e di vandalo. Col perfezionarsi della lingua svilupparono i talenti, e si vide apparire sotto il regno di Dionigi la prima opera in portoghese che portava l’impronta del genio. Esiste l’originale di questa produzione custodito nella biblioteca dei signori di Aveiro. Intendiamo di parlare del romanzo dell’Amadigi delle Gallie, il cui vero autore è Vasco Lobeira: invano si c voluto attribuirne l’onore ad un francese perchè l’autore fece il suo eroe principe del sangue di Francia, quasiché i poeti di ogni tempo non accostumassero di trasportare in paesi stranieri la scena delle loro finzioni. Anche 1’ agricoltura fu oggetto delle cure del re Dionigi. Per incoraggiare i lavoratori egli non isde-gnò di esercitare quèll’arte colle stesse sue mani. Questo principe, veramente filosofo, non conobbe quella pericolosa politica che profitta delle quistioni dei vicini per far dei conquisti ai danni loro. La Castiglia e 1’ Aragona erano da gran tempo in guerra intorno le pretensioni di Alfonso de la Cerda. L’anno i3o5 Dionigi si fece mediatore fra quelle due potenze e venne a capo d’ indurle ad un trattato di pace. Le città del Portogallo trovavansi per la più parte in cattivo stato. Dionigi si applicò a ristaurarle ed abbellirle. L’anno i312 egli fondò quella di Monterc.alc.Essendo stati aboliti i Templari, ottenne dal papa l’anno i3ig la concentrazione dei beni da lor posseduti in Portogallo a favore dell’ ordine militare di Cristo da lui di fresco fondato. Dissapori domestici funestavano gli ultimi anni di sua esistenza. L’anno i320 fu costretto di prender l’armi per ridurre al dovere suo figlio Alfonso che aveva conira lui