DEI HE DI SPAGNA (CASTIGLIA e LEONE) 197 re di Aragona. Ebbe pure una figlia naturale di nome Urraca maritata a Garzia IV re di Navarra. Sotto il regno di Alfonso cominciò Panno 1156 l’ordine militare di Alcantara, detto dapprima di San Giuliano, cui colmò di beneficenze e donde ritrasse importanti servigi. Al tempo di questo principe gli Spagnuoli portavano il corruccio in nero, e quest’ usanza era loro tutta particolare giacché sorprese Pietro il Venerabile abate di Cluni quando l’anno ii^si recò nella Spagna ( Pe,lri Verter. Epist. lib. I p. i63i ). Noteremo altresì che sotto il suo regno od all’ incirca s’introdusse l’uso di scrivere gli atti in lingua araba, uso che si mantenne sino alla fine del secolo XIII. La chiesa pri-mazialc di Toledo custodisce ne’ suoi archivii più di due mila di questi atti, e l’abazia imperiale di San Clemente di Madrid ne possedè da circa cinquecento. Nè si dee credere che questi atti riguardino soltanto i Mori, poiché la più parte sono stati fatti da nobili cristiani, da religiose, da ecclesiastici, ed anche da alcuni arcivescovi di Toledo. Ancora nel secolo XIV i notai di questa città segnavano tutti gli atti in arabo ed in ispagnuolo. Da per tutto influivano le costumanze degli Arabi. Veggonsi ancora iti certe abitazioni che si sa essere state edificate da cristiani, facciate di pietra decorate di sculture e modanature in gesso con iscrizioni arabe ed ornati in mosaico. Se ne trovano sino nella cattedrale di Toledo, di cui il re Ferdinando III pose la prima pietra (Paleographia Espanuola delos Pa-dres Stef. de Terreros y Pando ). SANZIO III re di Castiglia. L’anno 1157 SANZIO, III di nome, primogenito di Alfonso Vili, si mise al possesso del regno di Castiglia, delle montagne di Burgos, della Bi-scaglia e di Toledo, giusta le disposizioni di suo padre che FERDINANDO II re di Leone. L’anno 1157 FERDINANDO, ch’era stato riconosciuto re al tempo stesso di suo fratello, ebbe in parte il regno di Leone, le Asturie e la Galizia. L’anno n58 volendo rimediare alle turbolenze occa-