DEI RE D’ INGHILTERRA 535 roaa a Cromwcl. Ma rammentandosi egli quanto l’aveva resa odiosa all’esercito, la ricusò (i). Non si insistette punto, e dopo essere stato confermato nella dignità di protettore con facoltà di nominare il proprio successore, Cromwcl venne ristabilito nel seguente mese di giugno con pompa straordinaria. Cromwcl voleva aver due porti sul continente francese, cioè Mardick e Dunkerque. Queste due piazze erano state conquistate daTurcnna, la prima il 3 settembre 1657, la seconda il ¿5 giugno i658. Esse furono consegnate al protettore da! Cardinal Mazzarini mercè un trattato tra essi concbiuso il iò marzo 1657. 11 nome di Crom-wel tolse a quel ministro ogni mezzo e per così dire ogni idea di mancare alla sua parola. Un tal nome però cosi temuto non francò il tiranno che il portava dai timori inseparabili dagli orrendi delitti di cui conoscevasi reo. Tormentato dalla loro imagine sempre a lui presente, minacciato da assassini, a taluni de’quali era fallito il colpo (a), detestato dalla stessa sua famiglia (3), egli non godeva sicu- (1) La risposta che diede Cromwel all’ esibizione del parlamento fu tale che in simile occasione un terrazzano di ordinaria intelligenza, dice Hume, si sarebbe fissai meglio spiegalo. A Cromwel, giusta Io slesso storico, mancava assolutamente l’eloquenza, qualità che sembra tanto necessaria ad Un capo di repubblica. » La sagacilà delle sue nzioni, dice ss egli, e l’assurdità de’suoi discorsi, formavano il più singolare contrasto 33 di cui s’abbia mai avuto esempio. La raccolta delle sue arringhe, ng-33 giung’egli, delle sue lettere, de’suoi sermoni, giacche anthe di questi 33 ne componeva, era una cosa delle più curiose del mondo, e da piccolissime 33 eccezioni in fuori, pessar poteva per una delle opere in cui più s’ insulla 33 al buon senso 33. Tanlo la natura è bizzarra nel distribuire i talenti! (2) In uu trionfale ingresso eh’ei faceva in Londra una giovinetta di nome Greenvill, di cui aveva ucciso in battaglia l’amante, gli scaricò dalla finestra un colpo di pistola ; il colpo audò a, ferire il cavallo del secondo-genito di Cromwel chiamalo Enrico che camminava accanto a lui. Questa ragazza si mostrò poscia dal balcone colla sua pistola in mano: Son io, diss’ ella, che ha scaricalo o piuttosto fallito il colpo. Voleva uccidere ima tigre e non ho che Je ri lo un cavallo (Gaillard). (3) Riccardo suo figlio gettatosi a’ suoi piedi prima del supplizio estremo di Carlo T, lo aveva supplicalo colle lagrime agli occhi di non improntar sul suo nome la taccia di regicida e di non esporre la sua famiglia alle orrende vendette che poteva trai seco un tale allentalo. Quella delle sue figlie che più amava e che era in procinto di spirare, gli dichiarò che ella moriva di orrore per aver uu padre cosi reo. I suoi generi non erano meglio disposti a suo riguardo.