DEI RE DI SPAGNA (CASTIGLIA c ARAGONA ) 245 Spagna in un a suo figlio. In tulle le ordinanze era inserito il suo nome accanto a quello di esso principe, c i suoi sudditi non avrebbero permesso clic fosse intralasciato ; tanto era grande l’attaccamento che per lei nutrivano (Robertson). Ella morì a Tordesillas c fu seppellita nella cattedrale di Granata ove vedesi la sua tomba a lato di quella del suo sposo ch’era stata trasferita da Bur-gos. Alla morte di Filippo Giovanna era incinta di una quarta figlia di cui sgrossi il dì 14 giugno 1507. Questa principessa chiamala Caterina sposò Giovanni III re di Portogallo. sentì con ¡stupore il successo di tale spedizione, clic aveva riguardata come cosa chimerica. Questo principe dissimulatore non aveva acconsentito al divisamento del cardinale che colla vista di allontanarlo c di perderlo. Egli scriveva a Na-varo in lina lettera che cadde alle mani di Ximcnes: Impedite al buon uomo di ripassare sì presto nella Spagna ; convien lasciargli consumare, per quanto si può, la sua persona c il suo denaro. Ximcnes dopo questa conquista si ritirò ad Alcala ove fondò un’università.Ferdinando le cui truppe erano frattanto occupate Veneziani, cominciò contra 1 a staccarsi dalla lega di Cam-brai sulle offerte fattegli dalla repubblica di restituirgli tutte le piazze da essa usurpate nel regno di Napoli. Ximenes avendogli aperta la strada per far dei conquisti in Africa, si credette obbligato e per onore e per interesse a marciare sulle sue traccie. Nell’anno i5io Pietro Navaro si recò per suo ordine a scorrer le spiaggie di quella regione con alcuni vascelli cd un rinforzo di truppe. Egli prese Bugie, città opulenta del regno di Algeri, nel dì 8 gennaio, sconfisse molti Mori, ed edificò alcuni forti per proteggere il suo conquisto. La rapidità di tale spedizione sparse il terrore su tutte le spiaggie d’Africa. Algeri, Tendoles, Guijat affrettaronsi a rendersi tributarie della corona di Spagna. 1 re di Tunisi e di Trcmecen seguirono il loro esempio. Quello d’Algeri che teneva la campagna fu sorpreso e disiano da Navaro. Ferdinando geloso della gloria del suo generale volle recarsi egli stesso a comandare in Africa e segnalarsi in persona contra i Mori. Già erasi recato in Si-v'glia con quest’intendimento, ma essendo stato dalle ri-niostraozc dei grandi distornato, volse d’altra parte le sue