CRONOLOGIA STORICA lori a Terra Santa. Egli partì l’anno 1270, s’imòarcò ad Aigues-Mortes con Eleonora sua sposa, e raggiunse dinanzi a Tunisi il re san Luigi. Morto questo monarca il 23 agosto dell’anno stesso, fece vela per la Sicilia ove passò l’inverno. Imbarcatosi alla primavera approdò a San Giovanni d’Acri nel mese di maggio 1271. 1 progressi sul principio da lui fatti sugl’ infedeli furono arrestati da un colpo di pugnale che gli vibrò un assassino. Egli guarì felicemente dalla sua ferita. Mentre la si curava, la principessa sua sposa partorì una figlia chiamata Giovanna d’Acri dal luogo de’ suoi natali. Eduardo dopo aver conchiusa una tregua di dieci anni e dieci giorni col soldano Bibars, mise di nuovo alla vela il 22 settembre 1272 per ritornare in Inghilterra, e diè fondo in Sicilia ove fu accolto egualmente bene che la prima volta dal re Carlo d’Anjou. Ivi intese la morte del re suo padre accaduta in Londra il i5 0 16 novembre. Questo principe contava l’età di sessantacinque anni e ne aveva regnato cinquantacinque. Egli lasciò di Eleonora, morta il 25 giugno 1291, due figli e altrettante figlie; cioè Eduardo che fu il suo successore, ed Edmondo nato l’anno 1245, il quale dopo aver inutilmente attesa dal pontefice romano la corona delle due Sicilie, divenne conte di Lancastre, di Darbi, di Leycester, e grande steward d’Inghilterra; Margherita maritata con Alessandro III re di Scozia, e Beatrice sposa di Giovanni II duca di Bretagna. Enrico III naturalmente buono mancava di vigore e di' politica. Incostante, molle, capriccioso, irresoluto, non seppe uè farsi temere nè farsi amare. I suoi costumi d’altronde erano puri ed edificanti. Diceva di lui San Luigi ch’era temibile per le sué limosine. Ma queste limosine. giusta il parere di Matteo Paris [ad ari. n48pag. 4i)® )> erano di sovente il frutto delle tasse che imponeva; questo principe, die’egli, non si faceva coscienza di togliere ai mercatanti cere, stoffe di seta ed altri generi senza verun pagamento per adoperarle in illuminazioni ed ornamenti di chiesa. Raccontasi che ascoltasse ben tre messe al giorno, su di. che il monarca francese avendogli rappresentato che sarebbe stato meglio di ascoltar meno messe e più prediche, rispose essergli più grato sentir parlare meno frequentemente del suo amico e vederlo più spesso (Trivet.)