DEI RE D’INGHILTERRA 537 le mani nel sangue ilei suo sovrano. Riccardo di carattere dolce e'indolente, si assoggettò al pagamento che gli ordinava di lasciar Witehall accordandogli duemila lire sterline. Questo parlamento cognominato per irrisione rurnp, sussistette per un anno appena. Un nuovo parlamcnto.rac-coltosi nel mese di aprile 1660 mercè le cure c l’abilità del generai Monck che comandava un esercito in lscozia, rimise nell’ordine le cose d’Inghilterra, e riconobbe nel mese di maggio a re Carlo II. CARLO II re d’Inghilterra. L’anno 1660 CARLO, figlio di Carlo I e della regina Enrichetta, nato il 29 maggio i63o, ritirato all’Aja quando fu giustiziato suo padre, appena intese questo avvenimento funesto, si diportò come re d’Inghilterra e ne assunse il titolo. L’anno i65o Carlo si recò in lscozia ove era stato acclamato re l’anno avanti a condizioni assai dure. Fu incoronato a Scone il i.° gennaio i65i, si pose alla testa delle milizie e marciò verso l’Inghilterra. Il i3 settembre fu sconfitto da Cromwel a Worcester e si ritirò in Francia ove arrivò il mese di novembre non senza aver corso i maggiori pericoli. Finalmente l’anno 1660 dopo aver consumati quasi dodici anni in esilio tanto in Francia che ne’ Paesi-Bassi ed in Olanda, questo principe venne acclamato re a Londra il dì'8 maggio; e il 16 del mese-stesso die’ udienza all’ Aja ai deputati del parlamento e si imbarcò il 23 per recarsi in Inghilterra, ove fu accolto il 29 colle maggiori dimostrazioni di gioia. Una delle prime sue cure quella fu di vendicare la morte del re suo padre su quelli che n’erano stati gli autori od i complici. Dieci dei maggiori rei furono puniti con supplizio capitale. La regina madre giunse in Inghilterra il mese di novembre, seco conducendo la principessa Enrichetta sua figlia. La principessa di Orange sorella del re, che vi si era recata il mese di ottobre, morì sul finir di dicembre, lasciando un figlio che fu poi re d’Inghilterra sotto il nome di Guglielmo 111. I differenti ordiui del governo che dalla violenza erano stati sovvertiti, surscro di bel nuovo da che cessò la