DEI RE D’INGHILTERRA 529 » portare eli’essi ti eleggano a re » . Il duca gettò un sospiro e rispose: » Mi lascierò piuttosto fare a pezzi », Finalmente il g febbraio 1649 allo sfortunato monarca fu tronco il capo dinanzi il suo palazzo di Witlieal nell’ anno quarantesimoaono dell’età sua e ventesimoquinto di regno (1). » Se il ciclo, dice Hume, l’avesse fatto nascere » principe assoluto, la sua umanità e il suo buon senso » avrebbero reso il suo governo felice e preziosa la siia » memoria. Se avesse rinvenuti ben determinati e fissi i » limiti della prerogativa regia, la sua integrità gli avrebbe » fatto rispettare siccome sacri i confini della costituzione. » Sfortunatamente il suo destino lo pose sul trono in un » tempo in cui gli esempli di parecchi regni favoreggiavano » fortemente il potere arbitrario e dove il corso del genio » nazionale correva celeremente verso la libertà. Esposto » del continuo agli assalti di una moltitudine di fazioni » furibonde, non gli sarebbe stato mai permesso di com-» mettere il menomo sprezzo senza incontrare le più fatali » conseguenze; condizione troppo rigorosa pel grado anche » più alto della capacità umana » . Il corpo di Carlo fu seppellito a Windsor. Egli lasciò della regina Enrichetta Maria che sino dal i644erasi ritirata in Francia, tre figli ed altrettante femmine: Carlo II che gli succedette dopo dodici anni di esilio; il duca di Yorck che regnò dopo suo fratello sotto il nome di Jacopo II, ed il duca di Gloce-ster morto l’anno 1660. Le tre figlie erano Enrichetta Maria nata nel 1631 che sposò Guglielmo di Nassau principe di Orauge; Elisabetta (?.) nata nel 1635 morta 1’8 (1) Fu sir Giorgio Stairs, bisavolo di milord Stairs, che fu veduto nmbasciatore in Francia, il quale sotto una maschera ne eseguì la decapitazione per vendicare una sua zia cui Carlo nella sua giovinezza aveva disonorata. ( Ved. il T. II. Pieces inleress. de DI, la Place pp. 187-204). (2) Questa principessa in assai tenera età, dice Hume [Hist.de la mais, de Stuart T. II p. 172), faceva mostra di esteso criterio, e gli infortunii di sua famiglia avevano su lei prodotta una profonda impressione» Dire lo stesso autore, pag. 181, che l’intenzione dei comuni era quella di porre la principina in alunnato presso un .mercatante bottonaio, e il duca di Glocesler doveva essere pure al^vato in qualche altra professione meccanica. IVI a la principessa morì indi a poco e credesi . di cordoglio per la tragica fine del padre suo. Il racconto del p, d’Orleans riguardante la principessa Elisabetta coiu- T. VI. 34