DEI HE DI SPAGNA (CASTIGLIA e ARAGONA) 5>47 principe fu meno ligio alla sua parola: per nulla ei contava i suoi impegni quando era di suo interesse violarli : aveva anche tanto poca vergogna della sua malafede, che ne menava vanto quando gli era riuscita. Avendo inteso che Luigi XII si era doluto perchè lo aveva ingannato tre volte: Mentisce bene quell’ ubriaco , disse Ferdinando , poiché non tre volte ma Vho uccellato più di dieci. Perciò i principi saggi non si fidavano alle sue promesse. Prima di contare sui suoi giuramenti, diceva un principe italiano suo contemporaneo, vorrei che giurasse per un Dio al quale credesse. Nel tempo stesso clic Ferdinando trionfava colle sue perfidie, egli le moltiplicava e sempre con buon successo. Aveva nella sua mano, dice un uomo di spirito, il filo di tutti i raggiri delle corti d’Europa, di cui cambiava così frequentemente i piani e talvolta anche gratuitamente in apparenza che si sarebbe tentato a credere che spesso egli abbia avuto eguale vanità che interesse. Ferdinando ebbe d" Isabella figlia, come si disse, di Giovanni II re di Castiglia da lui sposata in prime nozze Panno 14^97 un figl'° di nome Giovanni, morto prima di lui per una caduta da cavallo, c quattro principesse, la seconda delle quali di nome Giovanna moglie dell’arciduca Filippo, portò col suo matrimonio la corona di Spagna nella casa d’Austria; Isabella primogenita, c Maria la terza, si maritarono successivamente con F'manuelc il Fortunato, re di Portogallo; finalmente Caterina, la quarta, sposò Enrico Vili re d’Inghilterra, essendo vedova di Artur, fratello primogenito di Enrico. Racconta Sandoval che Eerdinando sul suo Ietto di morte chiamar fece i principali del suo consiglio, c confidò loro il disegno suo (li disporre de’propri stati a favore dell’arciduca Eerdinando, il secondo de’suoi nipoti, in pregiudizio di Carlo il primogenito, cui credeva meno atto al trono. Su di che i consiglieri a cui il principe partecipava I1 estreme sue volontà, gli rappresentarono esser esse contrarie alla legge fondamentale dello stato, che senza altro 'sanie chiamava i primogeniti alla corona coll’esclusione dei cadetti. Il re Ferdinando, aggiugne lo storico, persuaso delle loro ragioni, soppresse a suo malgrado il primiero suo testamento, e ne fece un secondo più conforme alla lcSSe dello stato. ,