3go CRONOLOGIA STORICA sua grandezza e di sua potenza. Il commercio dei Francesi raddolcì i costumi semibarbari degl’ Inglesi : le arti , le scienze, la religione tra essi furono in fiore. Finalmente l’Inghilterra è debitrice a Guglielmo il Conquistatore del suo potere, splendore e gran figura eli’essa fece in Europa.’ Quindi, dice a ragione un moderno, che la nazione che lo abborre, deve a lui la propria gloria. Guglielmo avendo sconfitto Ilarald, marciò alla volta di Douvres che non resistette che pochi giorni. La provincia di Kent spedì deputati ad offrirgli sommissione. Invano Morkard ed Edwin proposero di porre in trono il principe Edgar: fu sì grande in Londra la costernazione che i magistrati recarono a Guglielmo le chiavi della città, i vescovi gli offrirono la corona cui accettò per deliberazione del consiglio e fu incoronato il giorno di Natale a Westminster da Àldred arcivescovo di Yorck. Benché abbia conosciuto i funesti effetti della feudalità in Francia ove formava la rovina della nazione e la disperazione de’suoi re, non tralasciò di stabilirla ne’suoi nuovi stati, e l’esito dimostrò aver operato saggiamente. Somigliante a certe piante venefiche le quali in altro clima trapiantate divengono salutari, la feudalità fu in Inghilterra il più fermo appoggio della regia autorità e dei potere della nazione al di fuori (i). Tutto ciò che al momento del conquisto non era nel dominio della corona, fu diviso in baronie, con cui Guglielmo guiderdonò i signori normanni che l’avevano seguito coll’ordinario onore dell’omaggio, del militare servizio e di alcune contribuzioni in denaro. Gl’Inglesi non parteciparono minimamente in questa distribuzione. Il pic£ol numero di quelli a cui la-sciatonsi alcune proprietà, si trovò abbastanza fortunato di conservare 1’ eredità che avevano dai lor padri couse- \l) Convien accorilnre ancora che coll’ introdurre il governo fiudale in Inghilterra, Guglielmo ebbe cura ili sopprimerne gli abusi che lo faceva degenerare in anarchia per tulio il resto dell’Europa j il temperamento da lui adottalo iu di riserbarsi esclusivamente il diritto della caccia e della guerra, la facoltà di levare imposizioni, il vantaggio di una corte di giustizia, ove le cause tanto civili che criminali di tutti gli ordini dello stato erano giudicale in ultima istanza da lui e dai grandi uffuiali della sua corona, ch’erano a sua volontà nominati e destituiti.