DEI RE VISIGOTI IN SPAGNA 87 » si accusavano reciprocamente di essersi usurpate le par-» roccliie appartenenti ad altre diocesi straniere. Per co-» noscer quindi esattamente quali avessero ad essere i li-» miti di ciascuna sede, Wamba si fece leggere gli an-» nali dei re suoi predecessori, instruendosi cosi di ciò » che apparteneva per anzianità a ciascuna di quelle chie-» se » . Dopo questa narrativa la notizia espone lo stato particolare di ogni diocesi ; ma noi ci limiteremo a qui notare che le città delle Gallic, di cui è fatto menzione, siccome appartenenti attualmente ai Visigoti, sono Narbo-nà, Beziers, Agde , Montpellier, Nismes, Lodeve, Carcas-sona, ed Elne trasferita poscia a Perpignano ( Du Chcsne, Script. T. I p. 834). L’anno 680 Wamba fu ridotto a due dita dalla tomba da una bevanda avvelenata che gli aveva fatto amministrare il conte Ervige. Il vescovo di Toledo, vedendolo in questo stato, gli die’ a sua insaputa l’abito monacale cui la disciplina ai quel tempo non permetteva di abbandonare quando era stato indossato in tali congiunture. Il re si repristinò in salute, abdicò il trono, e si ritirò nel monastero di Pampliega dopo aver designato a suo successore Ervige. Wamba morì prima del 4 novembre 683, poiché il suo successore di lui parlando nell’ aringa che pronunciò nel quarto Concilio di Toledo, tenuto in quel giorno, usa del termine di felice memoria. Noi qui diremo, in occasione di questo Concilio, che in tale assemblea fu proibito (Can. 4-) aHe vedove dei re di Spagna di rimaritarsi. L’oggetto di questa singoiar proibizione era senza dubbio di prevenire con ciò i raggiri dei grandi, i quali col loro matrimonio con una regina vedova, avrebbero preteso di aver maggior diritto alla corona (Vaissette). ERVIGE. J L’anno 880 ERVIGE, figlio di Andabaste, greco di origine, e cugino del re Chindasvinde dal lato di sua moglie, fu eletto re dei Visigoti il 16 ottobre dell’anno 680 e consacrato il 22. Divenuto re per mezzo di un delitto, egli si comportò sul trono da principe virtuoso, c pacifico lu il suo regno. Egli morì a Toledo il i5 novembre del-