384 CRONOLOGIA STORICA giornata di Creci con forze capaci a schiacciare gl'inglesi. Il duca di Borbone combattè a fianco del re e fece con lui prodigi di valore. Forse s’egli fosse stato ascoltato, le cose avrebbero diversamente piegato: almeno non si vede che la storia ne lo incolpi nel narrare eh’essa fa quella sciagurata battaglia. Egli perì nel 1356 in quella di Mau-pertuis o di Poitiers combattuta il 19 settembre dal re Giovanni con tanta precipitazione, disordine e sfortuna che quella di Creci. Nel riparare i colpi che si scagliavano sul re egli fu rovesciato morto a’suoi piedi. H suo corpo portato ai Giacobini di Poitiers vi rimase deposto senza che si osasse rendergli gli estremi uffizii, e questo in vista del disprezzo eh’ egli avea mostrato per le censure ecclesiastiche che si aveano adoperate per astringerlo a pagare i suoi debiti. Lo si trattò da scommunicato dopo morto, e per ottenere il permesso di seppellirlo, convenne che suo figlio si obbligasse a soddisfare i suoi creditori (1). Allora fu trasferito a Parigi e sotterrato presso i Giacobini a fianco di suo padre. Abbiamo la sentenza del Cardinal Fran- (1) Ecco le lettere ¿late per l’assoluzione elei duca Pietro dal cardinale Francesco per commissione del papa nel i357» Franciscus miseratione divina, etc. Saucti Marci presbyter cardinalis, discretis vitis, Bituricensi, Claromontensi, Lemovicensi, INivernensi, Eduen-si, Parisiensi et Belvacensi officialibus vel eorum loca tenentibus salutem in domino. Ex parte nobilis et egregii -viri Ludovici ducis Borbonesii, filii primogeniti quondam domini Petri ducis Borbonesii, nobis oblata petitio continebat, quod ipse dorninus Petrus, dum vitara ducerei in humanis, olim fuit et adirne est per domini nostri, papae camerae auditorem ad instantiam quorumdam credilorum suorum pluribus excommunicationum sentenliis in-terdictus. Et antequam super hoc absolutionis beneficium obtinuisset, in bello domini regis Franciae expiravit. Verum cum in fine vitae suae signa contritionis et poenitentiae apparuerint in eodem, ejusque corpus sit tradi-tum ecclesiasticae sepulturae, dictusque Ludovicus filius prò dicto patre suo defuncto ipsis creditoribus et aliis, si quibus, dum vivebat, obnoxius tenebatur, satisfacere sit paratus; supplicali feciL hnmiliter eidem defuncto de opportuno remedio super hoc per Sedem Àpostolicam provideri, Nos igi-tur auctoritate domini papae cujus primarie ad praesens curam gerimus, vo-bìs et cuilibet vestrum in solidum commiltimus et mandamus, quatenus, si ita est, praedicto filio adim piente quod promittit, faciatis animara ipsius patria defuncti, debita absolutione praevia, suffragiis fidelium • adjuvari. Da-tum Avenioni XII kal. aprilis, pontifìcatus domini Innocenti! papae VI anno quinto ( Traile des rcstitutions des Grandi, Ut. 2, pag. 25).