ìG CRONOLOGIA STORICA fu da lui ripudiata sul finire dell’anno stesso o al principio del susseguente. A questo divorzio tenue dietro un nuovo matrimonio ila lui contratto con altra donna di cui non si conosce il nome. La contessa ripudiata mandò dal castello di Mese in Linguadoca, ov’crasi ritirata, i suoi lagni a papa Eugenio III, che scommunicò Arnaldo Gausfreddo il quale 11011 ne fece vermi caso. Lo stesso anatema gli fu rinnovato l’anno ii56 da Adriano IV successore di Eugenio che dichiarò inoltre i figli del secondo letto decaduti come adulterini dall’eredità paterna e nel tempo stesso scrisse all’arcivescovo di Narbonna, al vescovo di Elne ed a tutti i baroni del Rossiglione per comunicar loro la nuova censura pronunciata contra il conte (Hist. de Lang. tom. Il pag. 471). Marca pone la morte di Arnaldo Gausfreddo al P-4 febbraio ii63 (Marca Hisp. col. 5o8). Conservasi nel palazzo civico di Perpignano l’atto della deposizione testimoniale che assicura aver egli poco prima di sua morte in-stituito di nuovo in suo successore Gerardo, il figlio suo primogenito (ibid. pag. i32g); GERARDO 0 GUINARDO lì. L’anno 1163 GERARDO 0 GUINARDO primogenito di Arnaldo Gausfreddo gli succedette immediatamente nella contea di Rossiglione, che che ne dicano alcuni moderni che frappongono tra 1’ uno e l’altro un Gausfreddo IV. Trovasi difatti negli archivii dell’ ospitai di San-Giovanni di Perpignano due donazioni, l’una del i5 delle calendc di giugno 1148, l’altra del 6 degli idi di maggio ii5st fatte da Gausfreddo conte di Rossiglione e da Gerardo suo figlio, nelle quali questi non assume altra qualità che quella di figlio del primo. Ma dopo la morte di Gausfreddo egli prende il titolo di conte di Rossiglione, come si scorge da altra donazione fatta allo stesso ospitale il 3 delle none di gennaio 1167 e in un privilegio conceduto agli abitanti di Perpignano il 18 delle calende di giugno 1170 (Lio. oert. fol. i4). Sembra pure che Gerardo portasse il titolo di conte di Rossiglione negli ultimi periodi del viver di suo padre. E lo prende infatti nell’atto con cui conferma gli