55 a CRONOLOGIA STORICA eseguire i suoi legati; sostituendogli in caso di rifiuto il duca di Savoja. Morì il conte Luigi il 4 luglio susseguente nel castello di Baix, e fu seppellito ai Francescani di Crest, lasciando del suo primo matrimonio due figlie, Luigia maritata il i5 novembre i38gcon Umberto Vili sire di Xhoire-Villars, ed N. moglie di Auberto di Trassi. Un memoriale fatto a Romans nel 1421 ci fa sapere, che quantunque il conte Luigi II sentisse ogni giorno messa, dicesse Le sue orazioni, si confessasse ciascun anno , t aitavo Ita era assai ambizioso e caricava i suoi sudditi di gravezze; che questi 10 temevano assai pcrcìi’ era rigoroso, e parecchie volte avea tolto ai giudici ed ufficiali la cognizione delle cause criminali presso essi pendenti per ritrarre grosso profitto dalla composizione delle parti od altrimenti ( Duchesne , Jlist. des comtes de Valent., pr., pag. 71). Tosto ch’egli ebbe chiusi gli occhi, Luigi di Saint-Vallier prese il titolo di conte del Valentinois e di Diois in forza della donazione che gliene aveva fatto e senza riguardo al testamento annullato. Ma Enrico di Sassenage, governatore del Delfinato, e il consiglio deliìnale reclamarono cjue’ domimi a nome del delfino Carlo sostenendo la validità dell’atto con cui era stato dal conte Luigi istituito a suo erede universale; per lo che Luigi di Saint-Vallier, assistito dal vescovo Giovanni di Poitiers suo fratello e da alcuni cavalieri, offrì di rimettersi alla decisione del consiglio del delfino dopo che avesse fatto conoscenza dei suoi diritti c maturamente ponderati. Nel dì 16 luglio 1419 seguì l’atto di tale offerta alla Combe-Bclion presenti varie persone qualificate. Finalmente nel asceso al trono il delfino sotto il nome di Carlo VII, gli furono da Luigi di Saint-Vallier ceduti con trattato fatto a Bourges 11 4 magg>o tutti i suoi diritti sulla successione del conte Luigi mediante una rendita annua e perpetua di settemila fiorini d’oro che gli vennero da quel monarca assicurati; c da quest’epoca, dice Duchesne, rimasero unite e incorporate nel Delfinato le contee del Valentinois e Diois. Peraltro la Martiniere sostiene che il duca di Savoja persisteva ancora nelle sue pretensioni sul Valentinois e Diois, alle quali non rinunciò che mediante la dispensa fattagli nel l'a Luigi delfino dell’omaggio del Faucigni.