534 CRONOLOGIA STORICA ciarono in tal guisa il suo economico che si viJe impotente a soddisfare j suoi debiti. 11 re Filippo di Valois avvertito dell’ imbarazzo in cui trovavasi, corruppe i suoi uffìziali inducendoli a persuaderlo di cedere i suoi stati alla Francia sotto promessa di riceverne una ricompensa che lo porrebbe in istato di passar felicemente il resto dei suoi giorni. La negoziazione riuscì secondo le viste del monarca, e nel i343 con trattato ratificato, i.° a Vincen-nes il 23 aprile, 2.° qualche giorno dopo a Sainte-Colombe presso Vienna, ov’erasi trasferito il re, fece Umberto donazione di tutti i suoi stati a Filippo duca d’Orleans figlio cadetto del monarca, sostituendogli in mancanza di discendenti uno dei figli di Giovanni di Francia duca di Normandia qual meglio piacesse al re di nominare. Ma Panno dopo si fece in presenza del papa il g giugno ad Avignone un altro trattato col quale Umberto iacea donazione tra vivi, pura e irrevocabile, di tutti i suoi stati a favore di Giovanni duca di Normandia, o di uno dei suoi figli, sotto la condizione che il successore in essi stati conserverebbe ai Delfinesi i loro privilegi ; locchè fu confermato con due bolle di papa Clemente VI del g luglio e 11 settembre successivi. E a notarsi che il papa die’ queste bolle per 1’ autorità tanto imperiale che pontificia, riguardandosi la prima come devoluta alla santa Sede attesa la scomunica di Luigi di Baviera che secondo lui rendea vacante l’impero. Auctoritate tani apostolica cjuain imperiali, cum imperii regimen, co vacante, sicut nunc vacai, in nobis et in Romana ecclesia residens noscatur (Mem. de l’ Accad. des Bell. Lett., tom. XXXVII, pag. 460). Premio della liberalità del delfino verso la Francia furono centoventimila fiorini d1 oro e diecimila lire di pensione vitalizia. Amblard di Beaumont, che fu l’anima di tale negoziazione, era sin dall’anno i343 stato rimunerato con una pensione di seicento lire assegnatagli dal monarca francese. La leggerezza e l’in- 3uietudine di Umberto non gli permisero di vivere in pacc opo così fatto sacrificio; ed avendo il papa bandita una crociata contra i Turchi, egli chiese cd ottenne di esserne nominato a condottiere. Rivestito di questo titolo egli ricevette il ?5 maggio i346 in Avignone dalle mani del papa lo stendardo della chiesa, s’imbarcò il 2 settembre a Mar-