468 CRONOLOGIA STORICA RAIMONDO BERENGARIO IV. L’anno 1209 RAIMONDO BEBENGARIO figlio di Alfonso II gli succedette in età di undici anni nelle contee di Provenza e di Forcalquier sotto la tutela di don Pedro II re di Aragona suo zio clic il condusse alla corte. Morto don Pedro Panno I2i3 assunse il governo dei suoi stati Ger-sende madre del giovine conte. L’assenza però di questo principe produsse nel paese gravi turbazioni. Alice di Forcalquier e suo figlio Guglielmo di Sabran valer fecero le loro pretensioni sulla contea di Forcalquier e presero il titolo l’uno di conte e l’altra di contessa di quella provincia. D’altronde Guglielmo di Raux principe di Orange fattosi nell’anno 1214'conferire il titolo di re d’Arles dall’imperatore Federico II, si mise in istato di conservarselo col-l’armi . Le principali città di Provenza profittarono della confusione prodotta da tali querele per ¡scuotere il giogo ed erigersi in repubblica. Tali furono Arles, Aix, Marsiglia, Nizza ed Avignone. Finalmente il conte Raimondo Re-rengario sottrattosi alla sospetta tutela del re d’ Aragona, giunse in Provenza nel 1217. La sua presenza tenne in dovere le città che non eransi per anche ribellate, ed egli arrestò gli sforzi di coloro che gli contrastavano i suoi stati. Nel dicembre 1220 sposò Reatrice figlia di Tommaso conte di Savoja, ed afforzato da questo matrimonio che gli assicurava un valido soccorso, diè opera per assoggettare le ci-tà ribelli. Avignone era infetta dagli errori degli Albigesi e tro-vavasi quindi involta nella proscrizione decretata contra quegli eretici. Nel 10 settembre 1226 il re di Francia Luigi VIII sottomise la città dopo un memorando assedio cominciato il 10 giugno precedente; intorno le particolarità del quale assedio sono molto varianti gli antichi scrittori, ma il migliore partito è quello di attenersi a ciò che dai loro racconti combinati raccolse il nuovo storico di Prove nza. Possedeva il conte di Tolosa in comune con quello di Provenza la signoria della città d’Avignone, ma essa non obbediva per il fatto se non che al suo podestà . Avendola