DEI VISCONTI DI LIMOGES 3o5 GIOVANNI di BBETAGNA. L’anno i3oi al più tardi GIOVANNI, primogenito di Arturo di Bretagna e di Maria, fu da suo padre proveduto della viscontea di Limoges come prova l’atto del lunedi dopo San Barnaba dell’anno stesso dispacciato col suggello di quel visconte nella castellania di Exideuil dipendente dalla viscontea di Limoges. Esso era per lo innanzi nelle mani di M. Ar-dillier; ma secondo i manoscritti di Saint-Marthe il visconte Giovanni rese soltanto nel 1807 omaggio all’abate di San-Marziale. Divenuto quel principe duca di Bretagna, gli venne da suo fratello Guido chiesto con istanza un appannaggio dicevole alla sua nascita e ai diritti che aveva sulla successione de’suoi genitori. Il duca per soddisfarlo gli cedette tutte le terre die gli erano toccate in retaggio per parte di Maria loro madre, con trattato fatto a Parigi nel mese di marzo 1314 (V. S.), tranne la terra di Borgogna e coll’obbligo di pagare annualmente alla duchessa Jolanda, loro matrigna, una somma di lire duemila per la sua dote. 11 duca Giovanni con questo trattato distrusse la concessione che aveva fatto della viscontea di Limoges alla duchessa Isabella di Castiglia sua moglie con atto seguito nel mese di marzo dell’anno avanti a Vienne (V. i duchi di Bretagna). GUIDO VII. L’anno 1314 GUIDO, secondo figlio d’Arturo, si mise al possesso della viscontea di Limoges in forza del trattato latto col duca Giovanni suo fratello. Egli ne raccolse i frutti durante tre anni e fece batter moneta a Limoges come avevano fatto i suoi antecessori. Frattanto la duchessa Isabella di Castiglia, sia ad istigazione di suo marito, sia di moto suo proprio, altamente si querelava perchè le si avea mancato di parola e torto le si faceva. Il che venuto a cognizione del re di Castiglia spedì Gonzalez vescovo di Burgos al re Filippo il Lungo per pregarlo di rendere giustizia a sua T. X. 20