78 CRONOLOGIA STORICA al quale egli legò la baronia di Enterica con altre terre in Aragona, e tre figlie, Eleonora alla quale legò trentamila fiorini , Cecilia maritata con Giovanni di Cardona ed Isabella clic si fece religiosa. JACOPO IL L’anno 1408 JACOPO figlio del conte Pietro e suo successore nella contea di Urgel e nella viscontea di Ager, sposò l’anup stesso in cui lo sostituì, giusta Pena, (Ann. de Catalogne) Isabella figlia del re d’Àragona Pietro IV e di Sibilla di Forcia sua quarta moglie. L’ambizione di Jacopo II non si restrinse a questa contea, e siccome discendeva' in retta linea dal lato mascolino dai re d’ Aragona e- dagli antichi conti di Barcellona, ottenne a furia di importunità da Martino re d’Aragona che non avea figli, la dignità di luogotenente ossia governator generale del regno, dignità che per ordinario non conferivasi se non al-l’erede presuntivo della corona. Questa disposizione fece sollevare a ribellione gli Aragonesi e specialmente gli Ur-reas ed i Lihorris che la riguardavano come una violazione dei privilegi del paese. Essi sommossero il popolo di Saragozza contro il conte d’Urgel che fu costretto di lasciar quella città e fuggire precipitosamente (Perreras, ad an. i4o<) ). Il re Martino non si offese per tale rivolta perchè non era in opposizione colle sue mire. Difatti era suo divisamente di assicurare la successione al suo nipote, benché illegittimo, Federico figlio naturale di Martino re di Sicilia. Aggirava in mente 1111 tal pensiero quando ricevette al principio dell’anno 1410 un’ambasciata per parte di Luigi II re di Napoli che lo pregava permettere che il duca di Calabria suo figlio passasse in Aragona per sostenervi il suo diritto a quella corona cui pretendeva appartenergli qual nipote da parte materna del re Giovanni predecessore di Martino. Permessa da questo la discussione dell’affare, si presentarono tre procuratori, Guglielmo di Moneada pel duca di Calabria, Bernardo di Cantellas pel conte d’Urgel c Bernardo di Villacusio pel duca di Candia. Ciascuno dei procuratori si sforzò di sostenere il diritto del proprio man-