CRONOLOGIA STORICA vincia che aveano congiurato a far erigere i loro governi in feudi ereditarli, e a questa sola condizione acconsentivano di somministrare al re i soccorsi di cui teneva bisogno pressante. Essendosi incaricato di farne la proposizione al re, questi ascoltò pazientemente quanto gli diceva per esagerare i vantaggi che procurerebbe alla corona un tale stabilimento, e quando ebbe finito gli rispose: Cugino mio e mio amico, credo bene che qualche spirito maligno abbia adescato il vostro, o che voi non siete nel vostro buon senno per tenermi discorsi così indegni di un buon suddito e di un principe del mio sangue. Gli fece poscia conoscere che un somigliante progetto non tenderebbe a niente meno che alla rovina della monarchia e all’ estinzione della casa regia di cui era membro. »Se credessi, soggiunse egli, che aveste nel cuore i rei disegni che ho udito pronunciarsi dalla vostra bocca, veder vi farei che un prìncipe generoso noti lascia impunita così grave offesa. Gl’ingiunse di non far conoscere a quelli che ne lo aveano incaricato di aver eseguila la commissione, ma invece far lor credere che le sue stesse riflessioni ne lo avessero discreduto; che avea orrore della trama in cui tentato si aveva di trarlo e che dichiaravasi nemico di qualunque volesse sostenerla. Quanto a noi, mio cugino, soggiunse il re, dimentichiamo quanto tra noi e ora seguito: continuate ad essermi suddito leale, fedel servitore e buon cugino; ch’io sarò buon re, buon padrone e buon parente. Montpensier si ritirò confuso, ma la sua confusione gli fu salutare, poiché aprì gli occhi sul pericolo di quelle sorde pratiche da cui ebbe poi cura di tenersi lontano (Intr. du Cab. toni. I). Egli avea sposato il i5 maggio i5g7 Enrichetta Catterina figlia ereditaria di Enrico di Joyeuse conte del Bouchage da cui ebbe la figlia che segue. Rimaritatasi la vedova nel 1611 con Carlo di Lorena duca di Guisa, mori ella a Parigi il a5 febbraio i656, in età di settantun’anno e fu sotterrata alle Cappuccine coll’abito religioso.