DEI CONTI DELLA MARCA • 269 trimonio l’anno 14*5 con Giovanna li regina di Napoli e di Sicilia; ma le grandi differenze ch’egli chbe con questa principessa lo determinarono in capo alcuni anni di separarsi da lei e ritirarsi in Francia (V. i re di Napoli e di Sicilia). Egli vi rientrò sulla fine del 1422 dopo aver errato qualche tempo per l’Italia. Il suo ritorno non fu inutile al re Carlo VII nuovamente innalzato sul trono. Questo monarca avendolo nominato l’anno 1424 governatore di Linguadoca, egli arrestò le scorrerie degl’ Inglesi, dei Borgognoni e dei faziosi che desolavano que’ paesi. Ma alla domanda del re egli si dimise da questo governo l’anno seguente, per obbedirgli e per compiacerlo, in favore del conte di Foix, che non poteva staccarsi se non a questo prezzo dal partito dei nemici della Francia. Una pensione di dodicimila lire sulle rendite di Linguadoca fu il compenso che Carlo VII gli accordò il i3 aprile per tale generoso sacrificio ( Faissele, tom. IV ,pag. 4^6). Giacomo di Borbone conservava mai sempre il titolo, gli onori ed il corteggio della dignità reale, ma non ne sostenne punto il carattere, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Fu osservato nella sua condotta una ridicola mescolanza di alterigia e di debolezza che Io fece cadere nel disprezzo. Egli stesso si accorse della sua decadenza nell’opinione pubblica; e la venerabile Colete riformatrice dell’ordine di Santa Chiara, terminò di disingannarlo sul falso splendore delle umane grandezze nel corso delle conferenze ch’egli ebbe con lei. Le patetiche esortazioni di questa pietosa vergine lo commossero a tale che si determinò a vestir l’abito di Francescano; al qual fine scelto il convento di Be-zangon vi si recò l’anno 1435 con un equipaggio dei più bizzarri e il più proprio a far sospettare che gli si fosse girato il cervello. » Ho letto, dice Brantome (tom. I), nella » storia di Oliviero della Marca, che trovavasi allora in Be-» zansone, e che il vide quando questo re si recò a farsi » francescano : dice che egli si faceva portare da quattro » uomini entro una civiera simile affatto alle civiere su cui » si trasportano i fieni, i lettamai e le sozzure e vi stava » mezzo sdraiato... mezzo appoggiato e ritto sovra un la-» cero origliere di piuma, coperto soltanto di lunga veste » grigia di vii prezzo e cinto da una corda annodata a