DEI CONTI D’ AMPURIAS 49 suo padre e dalla contessa Ave sua madre: de Gausfredo cornile puire suo et de maire sua nomine Ava ( Hist. de Larig. tom. II pr. pag. 197). 11 conte Gofreddo intervenne nell1 atto della consacrazione della chiesa di San-Martino di Bautices fatta il 14 delle calende di dicembre 945 da Ermengaldo arcivescovo di Narbonna assistito da altri prelati, e nel segnarsi si qualificò conte, per la Dio grazia, d’Ampurias, di Pierrelate e di Rossiglione: Gaufrcdus gratta Dei cornes Irnpuritanus, Petralatensis et Rossilionensis ( Taverner, Hist. des comtes d"1 Amp.). Gofreddo godeva la grazia del re Lotario, come si vede dal dono fattogli da questo monarca nel 981 dei territorii di Collioure e di- Bagnols allora incolti (Marca Hisp. col. 925). In un diploma che ottenne l’anno stesso pel monastero di Saint-Genies di Fontaines, egli è qualificato dux Rossilionensis ( Ibid. col. 903 ). La sua sposa lo precedette alla tomba. Vedesi difatti che il 4 delle calende di marzo dell’anno settimo di Lotario (961 di G. C.) gli esecutori testamentarii di quella contessa cedettero alla chiesa di Elne alcuni fondi situati nel Rossiglione da lei legati in morendo a quella chiesa (Cartul. Helen. fol. 3i8). Gofreddo terminò la sua carriera l’anno 991 al più tardi. Vediamo in fatto che in quest’anno, quarto del regno di Ugo Capeto, il 2 delle calende di marzo, la contessa Guisle sua nuora e gli altri suoi esecutori testamentarii cedettero alla chiesa di Elne un allodio situato nel territorio di Cabanes nella signoria di Pierrelate ed un altro nella contea di Rossiglione ( Cartul. Helen.). Alla sua motte il conte Gofreddo divise i suoi stati tra’ due figli Ugo e Guilaberto (Taverner). UGO. UGO primogenito del conte Gofreddo fu il suo successore nella contea d’Ampurias. Egli erasi maritato vivente il padre, come si è veduto, con Guisle, i cui natali non sono conosciuti. Il 3 delle none di novembre dell’anno un-decimo del regno di Roberto (1007 di G. C.) di concerto con Guilaberto di lui fratello conte di Rossiglione egli fece donazione al monastero di Rodcs di certi allodii posti nelle T. X. 4