DEI RE DI BORGOGNA 421 » sarà punito di morte e il suo padrone pagherà la cosa » rubata ». Il furto di un cane da caccia era punito veramente in modo bizzarro (1) e più ancora lo era il furto di uno sparviero. Quegli che lo avea commesso veniva condannato a lasciarsi mangiare da quell’uccello sei oncie di carne sullo stomaco 0 pagare sei soldi di risarcimento e due di ammenda. Da ciò si scorge che la caccia formava allora uno dei principali esercizii della nobiltà borgognona. Le ammende pecuniarie potevano convertirsi in bestiami ed in granaglie. Eranvi anche per alcuni delitti pene corporali senza distinzione di borgognone o romano a differenza della legge salica che metteva dappertutto una distinzione caratteristica tra il vincitore ed il vinto. La maggiorennità pei maschi era fissata a quindici anni, e le femmine erano escluse dal diritto di succedere in concorso coi loro fratelli. Clodoveo già risoluto di spogliare Gondebaldo fece contro lui alleanza con Teodorico re degli Ostrogoti. Era convenuto nel trattato che si dividerebbero tra loro la Borgogna, e nel caso che uno dei due re battesse l’esercito dei Borgognoni prima che giungesse l’armata dell’altro, quegli i cui soldati non si fossero trovati nell’azione pagherebbe una data somma mercè la quale dividerebbesi tra loro il frutto della vittoria. Clodoveo fu il primo a porsi in campagna; ma annoiato della allettata lentezza degli Ostrogoti nel marciare, diede battaglia ai Borgognoni e la vinse. Alla nuova di questa vittoria gli Ostrogoti accelerarono le loro marcie, e Clodoveo finse di menar buone le loro scuse ed annui all’esecuzione del trattato; ma ritornato ben presto al partito di Gondebaldo gli restituì la sua parte della Borgogna e costrinse Teodorico far lo stesso della sua. Con che essendosi amicato il re dei Borgognoni si unì secolui per invadere il regno dei Visigoti. L’anno 507 dopo la battaglia di Vouillé in cui peri il loro re Alarico, s’incaricò Gondebaldo di assoggettare la Gallia Nar-bonese mentre il francese monarca era intento a conquistar l’Aquitania. Egli prese Narbona nel 5o8 dope averne (1) Si quis canem.... praesiimpsent involare, juliemus ut coimctus coram omni populo posteriora ipsius oseuletur, aut quinque solitlos illi cujus canem iuvolavil cogatyr exolvere, et muleta® nomine solidos tluos.