DEI CONTI D’URGEL 7r masse giudiziariamente gli stati di suo padre, don Geraldo stesse in giudizio dinanzi il re e la sua corte, e vincendo ella la causa, pagasse a don Gefaldo trentamila meravedis dovuti al re, di cui questo principe faceva cessione a don Geraldo (Zurila, ib. cap. CLXXVIh Gotnez, ib. pag. 409; Ferraras, ad ari. 1222). L’anno 1228 avvenne quanto avea preveduto don Jay-me. A'urembiax nel mese di luglio dell’anno stesso si recò alla corte a chiedere la restituzione degli stati paterni, e fece dono al re della città di Lerida che dipendeva dalla 1 contea di Urgel, facendogliene omaggio, ed obbligandosi rimettere ai re di Aragona in tempo sì di pace e sì di guerra nove soltanto de’suoi castelli; cioè quelli di Agra-roont, di Linevola, di Manargues, di Balaguer, di Abesa, di. Pons, di Aliana, di Calafanz e di Albeda a condizione che se ella venisse repristinata nelle città e luoghi occupati da Geraldo di Cabrera, il re giurerebbe l’osservanza di quel trattato il i.° di agosto susseguente alla presenza di parecchi signori che favoreggiavano la contessa '( Ztiri-ta, ib. cap. LXXXVI; Gomez, lib. Ili pag. 422 e seg.). Il re col parere del suo consiglio fece citare alla sua corte don Geraldo che. non comparve altrimenti. Don Guglielmo di Cardona vi intervenne in nome del visconte che non era tenuto a comparire, per difendere alcuni diritti che possedeva a giusto titolo da oltre vent’anni;e siccome Guglielmo di Casata difensore della contessa fondava la sua domanda sovra principii di diritto, replicò don Guglielmo di Cardona che tali principii non bastavano per ¡spogliare Geraldo della sua contea, facendo con ciò intendere ch’egli ^ si difenderebbe coll’armi: quindi il re determinossi a por-; tar la guerra nella contea d’Urgel. Rapido fu il successo delle sue armi. Prese le città di Abesa e di Agramont in un ai castelli di Menargues e di Linevola, Balaguer e Pons I non fecero veruna resistenza, e in tal guisa la contessa ven-\ ne ristabilita ne’ suoi stati (Zurila, ib.; Ferreras, ad an. 1 1228). Don Geraldo prese allora il partito di entrare ncl- 1 ordine dei Templari cedendo le sue pretensioni a Pons suo primogenito che avea un altro fratello Geraldo II visconte di Cabrera e due sorelle Eleonora moglie di Raimondo di Moncada e Marchisia maritata a Guglielmo di Peralta.