DEI CONTI DI TROVENZA 467 ALFONSO IL L’anno 1196 ALFONSO succedette al padre nella contea di Provenza che già reggeva sotto i suoi ordini sin dal n85. Nel 1198 avea sposato Gersende di Sabran nipote ed erede di Guglielmo ultimo conte di Forcalquier. Guglielmo nel maritarla gli avea fatto donazione della sua contea riserbando però a sè l’usufrutto. Malcontento poscia di Alfonso, rivocò una parte di quella donazione a favor di Beatrice sorella di Gersende cui maritò con Andrea di Borgogna delfino del Viennese. Sorse quindi guerra tra Alfonso e Guglielmo, ed il conte di Tolosa si portò in aiuto dell’ ultimo. Alfonso chiamò suo fratello don Pcdro re di Aragona, il quale venuto in Provenza negoziò un trattato di pace che fu conchiuso sul finir dell’anno 1202. Nel 1209 Alfonso condusse in Italia sua sorella Costanza vedova di Emerico re di Ungheria per farla sposa a Federico re di Sicilia; ma durante il viaggio morì a Palermo sul finir di febbraio dello stesso anno ( Pappon) lasciando il figlio che segue ed una figlia, Gersende, che, secondo Bou-che, si maritò con Guglielmo Visconti di Bearn. Altri pretendono che Guglielmo abbia sposato la vedova di Alfonso. Alfonso II amava appassionatamente tutto ciò che appellasi galanteria, e quindi accorsero alla sua corte moltissimi trovadori. Uno dei più distinti tra essi era Elia di Ba-riols figlio di un mercatante di Pajols nell’ Agenese, il quale seppe non solamente piacere al conte ma anche alla sua sposa che formava 1’ ordinario argomento delle sue canzoni. La passione ch’esprimeva per essa non rimase senza rimunerazione, giacché questa principessa provvide liberalmente al suo •mantenimento e gli procurò un solido stabilimento a Bariols nella diocesi di Rietz. Sull’ esempio di questa dama egli si ritirò dalla società ed entrò presso gli Ospitalieri di Sairit-Benezet d’Avignone, il cui istituto avea per oggetto la costruzione dei ponti sul Bodano ad imitazione del loro fondatore che aveva eretto quello di Avignone ( Millot, Iiist. dcs Troub. torn. I ).