DEI RE DI BORGOGNA 4*3 troppo credulo fece nel 5aa strozzare quel figlio innocente. ¡Via appena consumato il delitto se ne pentì sinceramente e per espiarlo tra le lagrime e 1’ astinenza si ritirò nel monastero di Agaune, oggidì San-Maurizio in Valais, da lui riparato al principio del suo regno ovvero come vuole Bouquet nel 5i5. I suoi sudditi sdegnati si ribellarono contra lui, e i principi francesi volendo vendicare la morte di Chilperico loro avolo contro la casa di Gondebaldo, mossero guerra a Sigismondo che fu sconfitto e preso o consegnato dai Borgognoni stessi a Clodomiro re d’Orleans in un a sua moglie cd ai figli Gislaario C Gondebaldo e condotti al luogo detto Campus rosaceus (Rozieres nell’Orlca-nese). Ciò avvenne nel 523. L’anno dopo Clodomiro avcndj inteso che Godomare fratello di Sigismondo erasi fatto dichiarar re di Borgogna, si apparecchiò a marciar contro lui facendo prima uccidere Sigismondo con sua moglie ed i figli nel luogo che Gregorio di Tours chiama Columella, oggidì San Simone, nome contratto da Sigismondo, e comandò che essi fossero gettati in un pozzo, divenuto celebre dappoi pei miracoli che piaceva a Dio di operare ad intercessione di San Sigismondo. Questo principe avea regnato sette od ott’anni circa dopo la morte di suo padre Gondebaldo. La cronica di Marius pone la morte di Sigismondo sotto il consolato di Massimo nel 523; ma secondo altri meglio fondati egli fu ucciso al 524. Suavegote sua re di Metz. Sigismondo ricadde sotto il giogo dell’impero romano. Le sue lettere all’imperatore Anastasio che si trovano tra quelle di Sant’Avito vescovo di Vienna, ne fanno fede. Esse respirano la più perfetta sommissione e vien da lui chiamato Anastasio per suo glorioso sovrano : gloriosissimo principi nostro , da cui riceve gli ordini, obbedientiae fa-mulatum. Egli si mise nel numero dei suoi soggetti e dichiarò di portar le armi pel suo servizio. Notum est omnibus, celsitudinern vestram non impedimento, temporum sed subjectorum vota metiri. Sub cujus fiduciae securitate aUpie laetitia, gloriosissimo principi nostro, qui corpore absumus animo praesentamur... Vester quidem est populus meus, sed me plus servire vobis quam illi pracesse delectat. .. cuinque gcntem nostrani videamur regtre, non aliud nos figlia sposò nel 522 Thierri