DEI CONTI DELLA MARCA ■¿65 sua casa le signorie di Leuse, di Condè, di Carenci, di Buquoi e di Aubigni. Questo principe prese le armi per la prima volta nella guerra di Bretagna sotto gli ordini di Giovanni duca di Normandia. Nel 1346 egli combattè il 26 agosto nella famosa battaglia di Creci, ove, benché pericolosamente ferito, ebbe ancora la forza ed intrepidezza di volare in aiuto del re Filippo di Valois e di strapparlo dal campo di battaglia. Il monarca gli dimostrò la sua riconoscenza col dargli il Ponthieu, che avea confiscato a’danni de) re d’Inghilterra. Nel i5 giugno 1349 fi* creato supremo e generai capitano in tutte le parti della Linguadoca. Nel 1354 *1 re Gio-vanni gli die’ la spada di contestabile dopo morto Carlo di Spagna. Spirata nel 1356 la tregua accordata da Odoardo re d’Inghilterra, fu incaricato il conte della Marca di recarsi a fronte del principe di Galles che minacciava le vicine provincie della Guienna; spedizione la quale non ottenne verun successo attesa la discordia insorta tra il conte della Marca e i suoi due colleghi, il conte di Foix e quello d’Armagnac. Jacopo di Borbone vergognato di tale disastro rimise al re la spada di contestabile che fu data a Gualtiero di Brienne duca di Atene. Non credette però egli che tale dimissione lo dispensasse daP"Vendere alla patria i servigi che da lui richiedea la sua nascita. Egli combattè il 19 settembre dell’anno stesso nella fatai giornata di Poi-tiers, in cui restò prigioniero dopo aver fatto del suo corpo scudo al proprio sovrano. Restituito in libertà nel i36o pel trattato di Bretigni, fu dal re Giovanni nominato per eseguirne le condizioni col rimettere agl’inglesi le provincie state loro cedute. F.i cominciò dal rinunciare ai suoi propri dominii e si dimise generosamente della contea di Pontnieu che gli aveano meritato i suoi servigi. Marciò poco dopo contra i faziosi detti 1 Tardo-venuti che disastravano il. Lionese e i suoi dintorni. Avendoli assaliti in un al suo primogenito Pietro il di 2 aprile 1361 presso a Brignais, tre leghe da Lione, riportarono entrambi parecchie ferite per le quali mori il padre il 6 del mese stesso, cd indi ad alcuni giorni il figlio. Il corpo di Jacopo di Borbone fu seppellito ai Domenicani di I ione entro una tomba ove per errore si scrisse l’anno 1862