DEI CONTI DI POITIERS EC. iì 5 in cui fu separata dal re Luigi il Giovine. Ci fa sapere Giovanni Brompton (col. 1076) che questo matrimonio seguì contra I’ intenzione di Gofreddo Plantageneto padre di Enrico. Giusta quello storico Gofreddo mentre viveva (ed era morto giusto allora) per distornare il figlio dallo sposare Eleonora nel caso da lui preveduto del divorzio , 1’ avea avvertito aver avuto seco lei commercio mentre e-sercitava le funzioni di gran siniscalco in corte di Francia ; ma Enrico prese sempre per regola sovrana di sua condotta il proprio interesse, e i baroni di Aquitania passarono di mal animo sotto la sua dominazione. L’anno 1167 sdegnati delle offese che questo principe,'allora da dodici anni re di Inghilterra, portava ai lor privilegii ed istigati d’altronde dal re di Francia si ribellarono contra Ini e saccheggiarono il paese. Accorse subito Enrico in quel ducato, sconfisse i ribelli, prese le loro castella e chiamato altrove lasciò il governo della provincia alla sua sposa ed al conte di Salisberi. Questi l’anno dopo fu ucciso da Guido di Lusignano nel ritornar che faceva dal pellegrinaggio di San-Giacomo di Gallizia ; alla qual nuova Enrico rivolò in Aquitania, inseguì l’assassino e lo costrinse ad espatriare. Guido passò in Palestina e postosi ai soldi del re Amauri, poscia a quelli di Balduino il Lebbroso suo successore, si procurò al dire di Roggiero di Hoveden col suo valore la stima di tutta la nobiltà del luogo. Egli è quel desso che divenne poi re di Cipro. Enrico sul finire dell’anno stesso in una conferenza avuta col re di Francia per la pace, cedette l’Aquitania a suo figlio Riccardo. Enrico ed Eleonora cinsero di mura la città di Poitiers (Martorine, Amplis. col. tom. V col. ij53). L’anno 1169 RICCARDO divenuto duca d’Aquitania fece omaggio de’ suoi stati al re di Francia il 6 gennaio 1171 nella città di Argenton. Scelse a suo luogotenente RICCARDO. Raule de la Fayc, uomo feroce e di un’avidità insaziabile, che colla sua insolenza e colle estorsioni costrinse la nobiltà a ribellarsi. Riccardo prese le armi per reprimere la sedizione e il re suo padre gli prestò aiuto e terminò di