DEI CONTI DI POITIERS EC. del ducato di Aquitania e della contea del Poitou siccome di un bene patrimoniale; e nc fece omaggio l’anno stesso nella città di Tours a Filippo Augusto re di Francia e poco dopo si associò nel ducato il re Giovanni Senzaterra suo figlio. Abbiamo degli atti ch’ella fece l’anno uggin solo suo nome di duchessa di Aquitania, ed altri ne abbiamo dell’ anno stesso eh’ ella fece collo stesso titolo di concerto con quel principe. Nel novero dei primi avvi due carte in favore della città di Poitiers date l’una e l’altra a Niort, e per doppio sbaglio tipografico tutte e due dell’anno ii49 nel nuovo compendio della storia di Poitou tom. I pag. 337 e 338. In una di esse Eleonora ratifica agli abitanti di Poitiers la libertà stata loro concessa dai duchi suoi predecessori- di maritare le loro figlie come meglio lor talentasse, e eli stare in giudizio senza poter venire arrestati a meno che non fossero colpevoli di omicidio o di furto. La seconda è l’istituzione a Poitiers di un comune. Eleonora e il re Giovanni fecero l’anno stesso una simile concessione alla città de la Rochelle (Arcere, Hist. de la Rock.). Ottone per altro non avea rinunciato alla contea di Poitiers. L’anno 1200 egli inviò i suoi due fratelli al re d’Inghilterra per ridomandar quella contea e l’altra di Yorck, come ce ne assicura Roggiero d’Hove-den: Otto rex Allcmanorum, die’egli all’anno 1200, eie-ctus Romanorum imperator, misit Henricum et Willcl-rnum fratres suos ad Joannem regem Angliae avunculurn suum, petens ab co comitatum Eboraci et comitatum Pi-ctavis, tjuos Ricardus rex Angliae ci dederat. Conviene dire perciò che Riccardo non gli avesse pagata che una parte sola del prezzo della vendita di que’possedimenti, giacché si credeva tuttavia in diritto di reclamarli. Che che ne sia egli nulla potè ottenere. Forse che le somme di denaro che gli mandò in seguito Giovanni Senzaterra per abilitarlo a mantenersi sul trono imperiale, saranno state un risarcimento delle contee che ricusava restituirgli. Tutte queste circostanze noi le sappiamo dagli scrittori alemanni ed inglési, nè su di esse fanno parola 0 almeno non si esprimono se .non .oscurissimamente gli storici francesi antichi.e moderni. Una prova che Eleonora conservò l’Aquitania sino alla fin de’suoi giorni, è la carta della comu-