G'i cronologia storica Urgel fosse morto in un viaggio 3a lui intrapreso, si recò a visitare il conte Sunifreddo, e mercè la sua protezione si fece ordinar vescovo d’ Urgel. Poco stante essendo ricomparso Ingoberto, dileguò colla sua presenza la voce della sua morte, ma Selva non volendo perdere il frutto della sua ordinazione, discacciò il vero pastore e si pose in sua vece. Due anni dopo a questo delitto (886) un altro ne aggiunse ordinando pel vescovato di Gironna Her-menmire contra il voto del clero e del popolo che aveano eletto un chierico di buoni costumi di nome Scn>us-Dcì. Avendo Teodardo arcivescovo di Narbonna fatto consapevole papa Stefano V di quelle due usurpazioni, adunò per suo ordine il 17 novembre dell’antio 887 un concilio a Port sui confini delle diocesi di Maguelona e di Nismes. Si lesse la lettera del papa che dichiarava scommunicati Hermen-mire e Selva e fu dall’assemblea confermata la condanna; ma Teodardo impedì che vi sL avviluppasse il conte Sunifreddo che avea favoriti i due intrusi, e l’esito fece vedere ch’egli avea operato saggiamente; giacché recatosi a Su-nifreddò ottenne colle sue rimostranze di staccarlo dal partito che aveva abbracciato. Hermenmire trovò però mezzo, non si sa come, di mantenersi sulla sede di Gironna. E di fatti lo si vede l’anno 889 recarsi col conte Sunifreddo a visitare il re Eude per pregarlo di porre sotto la sua protezione il monastero di San-Policarpio nel Rasez; lo che loro accordò (Iìist. de Lang. tom. II pag. 25). Suniario o Sunifreddo incorse poscia nelle censure ecclesiastiche per un argomento che la storia non riferisce; ma ne fu assolto l’anno 909 dal concilio di Jonquicres. Don Vaissete dubita però che questo Suniario sia il conte d’ Urgel e non piuttosto il conte di Rossiglione; ma non avrebbe manifestato tal dubbio se avesse fatto attenzione che Suniario conte di Rossiglione era sin dall’anno 869 stato sostituito da Saio-mone. II conte d’ Urgel avea sposato Richilde che ancor viveva nel g44- 1° quest’ anno essi fecero di concerto il 16 delle ealende di maggio una ragguardevole donazione alla chiesa di Gironna. Un’altra ne fecero il 16 delle ca-lende del susseguente luglio alla chiesa di Barcellona, nella quale Sunifreddo fa menzione di Wifreddo suo padre, di Gunidildc sua madre, di Borrel suo fratello di già morto