DEI CONTI DEL LIONESE E DI FOREZ 559 sidenza dei primi conti di Forez, la cui origine può farsi risalire al 532, epoca della rovina del primo regno di Borgogna, nel qual comprcndevasi il Lionese. I conti amovibili di Forez i più conosciuti sono, Armentario, Adalberto, Warnier, Sigonio, Anncmondo, Bertrando e Gerardo, cognominato volgarmente di Rossiglione. Quest’ultimo, il cui articolo può vedersi in capo ai conti di Provenza, essendo stato spogliato delle sue dignità da Carlo il Calvo, fu l’anno 870 nominato dal monarca Guglielmo I a conte di Lione e delle provincie al di qua della Saona; cioè a dire del Lionese, del Forez e del Beaujolais. Guglielmo, profittando della debolezza e dell’assenza dei re Francesi, occupati in diverse guerre, si stabilì insensibilmente, e di un impiego che non era che una commissione del principe, formò una specie di feudo ereditario che estese alla città di Lione col pretesto di mantenervi i diritti e le pretensioni dei monarchi di Francia. Morì Guglielmo I l’anno 890. Da Adele sua sposa lasciò il figlio che segue. GUGLIELMO IL L’anno 890 GUGLIELMO, primogenito di Guglielmo I, prendeva il titolo di conte del Lionese, e leggesi anche una carta dell’imperatore Luigi il Cicco dell’anno 902, in cui Pallare di quel principe con una particolare inscrizione. Caligola vi fondò un’ accademia che raccoglievasi dinanzi a quell1 aliare ove i più eloquenti oratori si recavano a disputare il premio dell’ oratoria sottomettendosi al rigor delle leggi da lui prescritte , le quali fra le altre cose ordinavano che i vinti dessero eglino stessi ricompense ai vincitori, formassero inoltre il loro elogio, e che quelli i cui scritti fossero siati riprovati e giudicali indegni del concorso , fossero obbligati a cancellarli o con una spugna o colla lingua, a meno che non preferissero di ricevere delle sferzate od esser gettati nel fiume, A ciò sembra alludere Giovenale nella sua prima satira, così delineando gli effetti della paura (versi 4^ e 44 ): Palleai ut nuclis pressit qui calcibus anguem, Aut. Liigduneiisein Rhelor diclurus ad aratri. Questo tempio e questo aliare, che chiama vasi Ateneo, erano nel silo in cui dappoi si eresse l’abazia di Ainai.