DEI CONTI D’AMPURIAS 59 P 0 N S UGO III. L’anno 1277 al più tardi PONS UGO successore di Ugo IV suo padre accordò il 17 ottobre di quell’anno agli abitanti di Castello il francamente dai diritti sul pane, il vino e le case, e ciò per lo spazio d’anni quaranta (Archiv. de Castello). L’anno dono fu presente al trattato conchiuso il 20 gennaio.a Perpignano tra don Pedro III re d’Aragona e don Jayme I re di Majorica di lui fratello; trattato con cui quest’ultimo si. sottomise a tener per l’avvenire i suoi stati in feudo dalla corona di Aragona ad eccezione dei castelli, città e terre clie avesse comperate e che riteneva per goderle liberamente sì lui che i suoi successori (Arcldv. da doni, de Iloussil. Iw. veri.). Nel 14 decc-mbre dell’ anno stesso intervenne alle convenzioni matrimoniali dell’ infante don Jayme figlio dello stesso re di Aragona con Costanza figlia del conte di Foix ( Zurita 3. Ann. de Arag. fol. 232). Nel mese di luglio 1283 costruir fece il castello di San-Salvatore di cui si è qui innanzi parlato. Addetto al re di Aragona lo accompagnò l’anno stesso a Bordeaux per assistere al celebre combattimento di quel principe- con Carlo d’Anjou che fermava l’espettazione di tutta Europa e che poi non segui. Servì zelantemente il primo contra Filippo l’Ardito re di Francia, la cui invasione causò la rovina della contea d’ Ampurias che fu la prima esposta alle sue armi. In considerazione dei quali servigli don Pedro gli diede il ig giugno 1285 l’investitura della viscontea di Bas e dei castelli di Castel-Follit, di Monta-gut, di Monros e di Munyol acquistati da quel monarca da Sibilla madre del conte ( Zurita, ib. fol. 289 ). Pons Ugo con diploma del 27 febbraio 1299 esentò dal diritto detto di bouage gli abitanti di Castello, e con altro del mese stesso regolò il giuramento del vicario e le funzioni degli altri uffiziali di quella città. Gli abitanti di Castello gli vanno pur debitori di un privilegio del 6 marzo i3o8 con cui li dispensa da qualunque cauzione in faccia al lor signore c de’suoi uffiziali (Archìv. de Castello). Non conosciamo tratti più recenti della sua vita; siccome ignoriamo se abbia avuto figli, cd anche se sia stato maritato.