DEI SIRI 0 BARONI DEL BEAUJOLAIS 583 55 solo nella mia stanza di Thamais, ebbi la visione se-55 guente: sei uomini venerandi, tutti sfolgoranti di luce, si 55 presentarono alla mia vista portando dei gioghi ai lor 55 colli e trascinando un aratro su cui appoggiavasi il santo a» uomo Bernardo abate di Tiron con in mano un pungolo 55 con cui li sferzava perchè tracciassero dritto il solco. A 5) misura eh’essi avanzavano vedeva sbuccar dalla terra frut-55 ta in copia; e dopo aver lunga pezza riflettuto su quella 55 visione mi recai al detto abate Bernardo offrendogli que-55 sto stesso luogp di Thamais colle sue dipendenze perchè 55 vi stanziasse uomini che sotto il giogo del Signore pre-55 gasserò incessantemente per me e i miei; Io che di buon 55 animo mi concedette. E per perpetuare la memoria di 55 tale visione, voglio che questo monastero si chiami il 55 Joug-Dieu 55 (Gali, dir., tom. Vili, insti'., col. 3i6). Nel 1117 Guizzardo e l’abate Ugo di lui fratello con una carta a5 luglio diedero in ipoteca al capitolo di Macone quanto Iiossedevano a diritto ed a torto, juste vel injuste , nel vii-aggio d’Avenac nel Beaujolais, per trenta marchi d’argento fino (Severt in Episc. Matisc., pag. 124; c Gali. dir. nov., tom. IV, col. 1069). Nel 1129 Guizzardo accolse nel castello di Beaujeu papa Innocenzo li mentre ritornava a Roma donde l’aveva obbligalo ad uscire l’antipapa Anacleto in cerca di asilo in Francia. Cosi dice un’aulica inscrizione conservata negli archivii della chiesa di San Nicola di Beaujeu fatta da Guizzardo ricostruire, la quale non dee confondersi colla collegiata. Aggiunge l’inscrizione che il pontefice ad istanza di Guizzardo fece l’inaugurazione di detta chiesa; la memoria della qual cerimonia rinnovasi ogni anno il di 11 febbraio. Certo è però che Innocenzo II, il quale non fu eletto se non il 15 febbraio 1 i3o (N. S.), non mosse di Francia per ritornare in Italia se non nel ii32. Ammalò Guizzardo, e disperando di sua guarigione vesti l1 abito religioso a Cluni, secondo la divozione di quel tempo, ed ivi morì nel 1137. Egli avea sposata Luciana figlia di Guido di Rochefort, detto il Rosso, la quale maritatasi dapprima 0 meglio fidanzata circa il iic>4 anzi dell’età pubere, ante nubiles annos, come dice Suger, al principe che fu poi Luigi il Grosso, ne fu divorziata nel 1107 a motivo di parentela. Ella fece padre Guizzardo di