3t>4 CRONOLOGIA STORICA mento ed intervenne nella lite il procuratore del re d’Inghilterra allegando che l’omaggio che formava il soggetto della controversia spettava al suo signore come duca di Guienna; ma l’abate Jacopo non ne vide la definizione morto essendo a Crassai nel Berri al suo ritornar da Parigi il 6 febbraio 1277 e non 1275 come accennano gli autori della Gatta Christiana e il loro abbreviatore. L’abate Pietro di Voubri di lui successore ottenne poi un decreto in virtù del quale fu costretta Margherita a rendergli omaggio in suo nome e in quello di sua figlia e genero nel capitolo di San-Marziale; ma la viscontessa pretese alla sua volta lo stesso atto di sommissione dagli abitanti di Limoges e non contenta ili dominare su-questa città e dipendenze, estender volle la sua autorità su tutto il basso Limosino; con tal mira ella si recò a Uzerche per tenervi i suoi placiti; ma l’abate d’ Uzerche qual signore di quella città gli ricusò l’ingresso e sdegnata Margherita di tale sfregio fece marciar truppe ed assediò Uzerche. 11 vescovo di Limoges prese la difesa dell’abate, intimò alla viscontessa di levare l’assedio e atteso il suo rifiuto non contento di scomunicarla, gettò l’interdetto sulla viscontea. Margherita reclamò contro tali censure all’arcivescovo di Bourges. Esse furono levate come pure l’assedio d’Uzerche colla mediazione anziché pegli ordini di questo metropolita. Margherita era giunta allora alla fine della sua carriera. Questo fatale momento succedette il 25 0 il 26 agosto di quest’anno 1277 e non nel 1290 come accennano alcuni moderni. Maria ed Arturo suo sposo, presero allora le redini del governo della viscontea di Limogi. L’anno 1280 diede in feudo il castello di Chalus e sue dipendenze a Gerardo di Maumont, per ricompensare i servigi che avea lor reso col suo giudizio arbitramentale. Egli era già in possesso di quello di Chalucet che la viscontessa Margherita gli avea venduto e che cedette poscia al capitolo di Limoges. Finì i suoi giorni la viscontessa Maria nel 1291 (N. S.) lasciando tre figli, Giovanni, Guido e Pietro. Il suo sposo Arturo nel i3o5 divenne duca di Bretagna e morì il 27 agosto i3i2 (Vedi Arturo II duca di Bretagna).