DEI CONTI DEL VALENT. E DI DIOIS 543 AIMAR II di POITIERS, conte di Valentinois e di Diois. L’anno 1189, al più tardi, AIMAR figlio di Guglielmo e suo successore, si riebbe in parte delle perdite fatte dal padre mercè la donazione che gli fece Raimondo V conte di Tolosa nel giugno 1189 di ogni azione e dominio che possedeva tanto da s'e quanto per parte de’’ suoi vassalli nella contea di Diois (Faissete, tom. Ili, pag. 79). Airaar poscia in riconoscenza verso la casa di Tolosa si dichiari pel conte Raimondo VI nelle guerre degli Albigesi. Egli fortificò i suoi castelli e li pose in istato di difesa; ma Panno I2i3 vedendo che si avvicinava da Valenza Simone di Montfort, capo della spedizione contra quegli eretici, in un al duca di Borgogna, si recò a loro e colle sue sommissioni prevenne le stragi che Io minacciavano. A garanzia delle promesse da lui fatte consegnò a Montfort taluni dei suoi castelli, dei quali venne da questo generale affidata la custodia al duca di Borgogna; ma due anni dopo, l’occasione che se gli presentò d’ingrandirsi lo staccò inte-dcl conte di Tolosa. Privato questo -, si giovò di tale decisione per esten- dere la sua dominazione sul Vivarese, compreso negli stati del contendi Tolosa, benché non formasse parte del conquisto de’crociati (Hist. de Lang., tom. Ili, pag. 255). A malgrado di quella usurpazione e degl' impegni presi da Ai mar verso Monlort, rientrò, senza spogliarsene, nel partito di Raimondo VI. Monfort vedendoli riuniti, passo il Rodano a Viviers nel 1217, ed unitosi con un corpo ragguardevole di crociati capitanato dal vescovo di Nevcrs, strinse d’assedio Crest, castello fortissimo e munitissimo nel Valentinois, del quale un prode cavaliere chiamato Arnaldo d Aydu, era governatore in nome di Aimar cui apparteneva. Molti vescovi del paese e circa cento cavalieri francesi lo assistettero nella sua spedizione. Si negoziò per altro la pace tra quel generale e il conte di Valentinois, c si con- Laterano de’suoi dominii conqui-