DEI RE DI BORGOGNA 427 I gloriosi successi di Momolo lo resero sempreppiù ingrato e perfido verso il re Contrailo di cui abbandonò il servigio per ritirarsi alla corte di Childeberto. Quivi essendosi concertato col generale Didier e il duca Gontran-Bosone, l’uomo più scaltro e pericoloso del suo tempo, si propose di far ritornare in Francia Gondovaldo preteso figlio di Clotario, 0 più verisimilmente figliuol suo naturale, per porlo sul trono di Borgogna. Il destino di questo principe era di esser giuoco della fortuna e vittima dei traditori. Dopo essere stato accarezzato, tradito, perseguitato nelle tre corti di Francia, erasi riparato in Italia donde passato a Costantinopoli viveva tranquillamente alla corte dell’imperatore. Sedotto dagl’inviti di Momolo e de’suoi complici s’imbarcò con immense ricchezze e giunse a Marsiglia ove fu onorevolmente accolto dal vescovo Teodoro deluso da imaginarii ordini. Gontran-Bosone volle impadronirsi dei suoi tesori ed entrato perciò in brighe col vescovo lo accusò qual fellone al re Gontrano che lo fece arrestare, ma che non guari dopo lo lasciò in libertà. L’accusatore caduto giustamente in sospetto del delitto che imputava a Teodoro, procurò di dileguarlo col voltarsi contro Momolo die comandava in Marsiglia per Childeberto ; ed avendo inutilmente usata la frode per perdere quel rivale, si recò ad assediarlo in Marsiglia con un esercito fornitogli da Gontrano, ma venne la piazza liberata dalle milizie che in soccorso di Momolo spedi il re d’Austrasia. Gondevaldo derubato e abbandonato, viveva intanto nascosto in un’isola vicina della Provenza ; quando nel 585 rinascendo il suo partito dopo la morte di Chilperico ed essendo stato tratto dal suo ritiro, fu acclamato re in Brive-la-Gaillard. I vantaggi che riportò questo principe spaventarono del pari Gontrano e Childeberto, i quali unite le loro forze l’obbligarono a rinchiudersi in Commingio, ove tradito da Momo- lo fu consegnato al nemico che lo pose a morte. In tal guisa il traditore portò la pena della sua perfidia come la provarono i suoi complici. Gontrano e Childeberto non avendo più concorrenti nè traditori da punire, si unirono insieme di nuovo per vendicare Ingonda sorella del secondo , morta in esilio dove l’avea Leuvigilde re dei Visigoti suo suocero relegata dopo aver fatto morire il suo sposo Er-