5o6 CRONOLOGIA STORICA di ribellione a perder la testa. Giovanna figlia di Amato III conte di Ginevra e seconda moglie di Raimondo, ottenne nel i ò^o grazia pel suo sposo. Raimondo era uomo di guerra e di lettere. Per porre al coperto da ogni insulto la sua contea nelle continue guerre che agitavano il regno di Francia, fece fortificare la città d’Orange, e perchè vi fiorissero ad un tempo le lettere fondò una università mercè lettere patenti del 27 maggio 1365. Egli mori il 20 febbraio ¡ògi lasciando dalla sua seconda sposa due figlie, Maria ed Alice. Egli avea sposato in prime nozze Costanza di Trians figlia di Arnaldo visconte di Tallard da cui non ebbe figli. Maria portò la contea d’ Orange nella casa di Chalon come qui innanzi. Alice fu baronessa di Baux, contessa d’Avellino, dama di Brantouls ecc. e morì senza prole nel 1426, instituendo ad credi i suoi congiunti, che si erano stabiliti nel regno di Napoli, e in loro mancanza Luigi di Chalon principe d’ Orange suo nipote. Col testamento di Alice, dice M. Expilli, che la baronia di Baux e le altre terre Bauxiane furono unite alla contea di Provenza per diritto di albinaggio, giusta la comune opinione, o per diritto di sovranità, secondo i principi invariabili della monarchia francese. Luigi XIII, dopo aver eretta in marchesato la baronia di Baux, ne fece dono nel 1641 ad Onorato Grimaldi li principe di Monaco. MARIA di BAUX e GIOVANNI 1 di CHALON. L’anno i3g3 MARIA, primogenita di Raimondo IV, gli succedette nel principato d’ Orange con GIOVANiNI di CHALON, III di nome della sua casa, barone d’Arlai, ch’ella aveva sposato nel 1388. Giovanni di Chalon essendo entrato in guerra nel 13g5 con il conte di Valentinois ed il vescovo di Valence, lu sconfitto e fatto prigioniero da Aimeri di Severac generale dell’armata nemica. L’anno ì^oo sua moglie Maria formò delle pretensioni per parte di sua madre sulla contea di Ginevra dopo la morte di Umberto di Vil-lars che 1’ aveva posseduta come sposo di Maria figlia primogenita del conte Amato III; ma Ottone di Villars zio di Umberto, che aveva istituito suo erede, s’impadronì della contea di Ginevra quantunque non avesse alcun diritto le-