3o8 CRONOLOGIA STORICA se la spedizione. A quell'epoca l’armata di Navarra avea già fatto \,ooo prigioni sopra i Francesi. Nel Rossiglione, la colonna spagnuola di Villafranca, forte di circa 5,ooo uomini, avendo il 3 settembre levato il campo d’Olctte, ritornò tosto Dagobcrt a Mont-Luigi . vi prese un rinforzo*di truppe, marciò contra gli Spagnuoli il 4, e dopo due ore di combattimento le pose in rotta, le inseguì sino a Villafranca, prese loro quattordici pezzi d’ artiglieria , cassoni e munizioni, facendo 3oo prigionieri. Ricardos, più fortunato dalla parte di Perpignano, avendo attorniata la piazza, e intercettando le sue comunicazioni con Narbona,avca stabilito un campo formidabile, la cui artiglieria minacciava la cittadella di rerpignano. Il 7 settembre la divisione del centro i^cIT armata dei Pirenei occidentali,che sino allora non avea fatto che poco considerevoli movimenti, attaccò*gli Spagnuoli nelle posizioni di'Zugarràmurdi e U relax, sacch<^>gio ed arse'quei, due villaggi. La guerra cominciava a prendere un carattere di ferocia, e lo spirito di licenza ed immoralità, propagato dal governo rivojuzionario, insinuavasi tra gli eserciti. l)cs-prts-Crassicr, spogliato del comando'di quella dei Pirenei -occidentali, venne arrestato,^ cosi pare il generale Willot e parecchi altri ufficiali- Muller fu sostituito al primo,e Fre-gevillc‘assunse la direzione della divisione drlla destra. Al tempo stesso la destituzione del generai Rarbentane lasciò a Daou$t il comando temporario dell armata dei Pirenei orientali. 1 quali frequenti mutamenti che arrestavano gli sforzi dei Franccsijspargcndo tra essi l'incertezza eia diflidenza, avrebbero favorito i progressi degli Spagnuoli, se avessero saputo giovarsene. . ' • Ricardos crasi P 8 settembre impadronito delle posizioni di V’crnet c di Peyrcs-Tortes presso Salccs. Il 17 le sue trupjfr.in numero di 10,000 uomini,vennero' assalile in duo punti dai Francesi comandati da Daoust, secondato dai generali Soulheirac e Gogue.* Il campo degli Spagnuoli fu preso d'assalto in un colle tende, artiglieria, cassoni, carri, cavalli, muli ed immenso bottino: la perdita della loro gente tu di 3oo prigionieri e 4°° morti, tra cui uno dei loro generali. La qual vittoria liberò Perpignano