33o CRONOLOGIA STORICA particolarmente la biblioteca, aperta al pubblico dal principio di quell’anno e il gabinetto di storia naturale, il cui vice direttore don Giuseppe Clavijo y Fajardo spiegò loro gli oggetti più curiosi. La corte di Spagna, risoluta di difendere la vallata di Baztan, invitò gli abitanti con un proclama ad imbrandire le armi ed imitare i loro antenati,che sotto Luigi XIV preservarono la loro vallata dell’invasione dei Francesi. Don Ventura Caro, giudicando impossibile a mantenersi quel paese, propose di abbandonarlo c fortificarsi nelle inespugnabili posizioni d'Irun c di Vera. Rigettato il suo consiglio, si dimise dal suo comando dell'armata di Navarra e Guipúzcoa, e gli fu sostituito il vice re di Navarra don Martin Alvarez conte di Coloinera, uomo dabbene e di onore, dotato di alcune cognizioni amministrative, ma privo di genio militare e mancante di quella attività clic almeno distingueva eminentemente il suo predecessore. Il nuovo generale^ causa dell’età sua avanzata.avea sotto di sò i luogotenenti generali duca d’ Ossuna c don Giuseppe de Urru-tia, uno dei quali comandava la destra dell'armata e l’altro la sinistra. Questi,incaricato di difendere la vallata di Baz-tan. avea posto sulla sommità della montagna d’Arquinzu la legione regia dei Pirenei, composta di emigrati, e i rimasugli del reggimento di Zamora. Quel campo copriva i dorsi della vallata, la fonderia d'Eguy, c teneva in ¡scacco Berdariz ed altri posti francesi. Il io luglio il generale Mon-cey,che comandava la divisione della sinistra dell'esercito dei I’irenci occidentali, fece attaccare quella posizione da due colonne, ('.li emigrati resistettero alla prima e spiegarono un valore brillante ad esempio del loro prode condottiero il luogotenente generale marchese di S. Simon (i): ma vedendo giungere dietro ad essi la Tour d'Auvcrgnc alla testa della seconda colonna, si ritirarono precipitosamente a traverso i boschi; il marchese di S. Simon,che trovavasi al retroguardo iu quella pericolosa ritirata, fu ferito nel petto da una palla, e sarebbe rimasto preso se taluno dei suoi non lo avessero liberato. Tra i gentiluomini francesi che si distinsero in quella azione, dee farsi menzione del (i) Er» ai wn¡gii di Spagna dal 1780.