CRONOLOGIA STORICA Il 4 settembre, due deputati di Algeri giunsero a Madrid per appianare le difficoltà che impedivano al ministero spagnuolo di ratificare l’ultimo trattato. Non potè riuscirvi, c la guerra era sul punto di ricominciare. Il marchese don Gregorio Squilaci, quell’antico favorito c priipo ministro di Carlo III, morì il i3 settembre a Venezia, dove da venti anni era ambasciatore di Spagna. Carlo III, volendo rimediare agli abusi introdotti nell'impiego delle razze dei tori e dei muli, diede nel mese di novembre una prammatica sanzione proibente ad ogni privato di tener più che due cavalli alle loro carrozze fuorché alla corte e nelle abitazioni regie, permettendo di riportar cavalli dall’ estero per due anni, ed abolendo le corse dei tori a morte in tutto il regno, a meno non fossero istituite da fondazioni pie ; nel qual caso il re si riserva il diritto di sostituirle in forma più utile. Da quattr’anni crasi stabilito a Madrid, sotto il titolo di el Censor, un giornale periodico nel genere dello Spettatore inglese■ Essendone stato sospeso il numero settantanovc per l'influenza di alcuni uomini potenti clic si tenevano per attaccati, fu dal conte Florida Bianca indiritto al capo della polizia della libreria, don Fernando de Yelasco,un decreto de 1 re, che,convenendo che le opere le quali sferzano i vi-zii e gli abusi colle armi della satira c del ridicolo, sono in fatto utili per correggere i costumi pubblici e privati, vieta però il farne abuso per lacerare ed offendere nominatamente individui, comunità c sovrattutto la religione. Ma il re, non.volendo che quelli iijuali vedevano in quegli scritti il ritratto dei propri difetti giugnesero a soffocare la verità col pretesto che si avea in mira di alludere alle loro persone, ordinò nel suo decreto che, ove gli scrittori fossero convinti di libelli infamanti, fossero condannati a pubblica ritrattazione, rifacimento dei danni ed altre pene: ma se al coutrario si trovassero insussistenti le accuse, gli autori di queste fossero sentenziati alla pena del tallionc. Sul finir di quest'anno scoppiarono malumori tra Car- lo III e suo figlio Ferdinando IV re di Napoli rapporto al ministro della marina Acton, clic, abusando del favore della ^■cina di Napoli, avea maldisposta la corte di Francia c la nobiltà-delie Duc-Sicilic. Carlo avea chiesto al figlio il con-