DEI RE DI SPAGNA	34<j
l’imprudenza di un caporale spagnuolo, clic con un colpo di fucile rispose al chi va là di un l'azionario francese, loc-cliò diede l’allarme a tulli i posti vicini. Non potendo sostenere un combattimento disuguale, fece la sua ritirata sovra Besalu, punto di sua partenza.
    Il gennaio le truppe che assediavano Rosas sortirono dalla trincea,e Pcrignon alla testa dei granatieri espu-
f;nù i trincicramenti a malgrado il fuoco della piazza.Qucl-
o	dei Francesi fu terribile pel corso di due giorni: si aprì la breccia. Da Figucras furono portate 3,ooo scale, e slavasi per tentare l’assalto, quando il governatore Jzquierdo sortì colla sua guarnigione nella notte dal a al 3 febbraio, c fu accolto dalla squadra di Gravina. Nou erano rimasti nella piazza che 3 o 4°° uomini,che aveano ordine di continuare il fuoco per ingannare il nemico, ma che si arresero a discrezione quando videro i loro compagni d'armi volgersi via.
    Con decreto 4 febbraio Carlo IV pubblicò un breve del papa in data 5 novembre, che lo abilitava durante la guerra e nei due anni successivi a levare una tassa del dodici per cento su tutte le commende degli ordini militari.
     Dopo l’occupazione di Rosas, Pcrignon avea concentralo le sue forze. Urrutia, ricevuti numerosi riforzi, prese nuove posizioni, coprì Cainpredon e si tenne'sulla difensiva. Il 18 febbraio i Francesi attaccarono con cinque colonne tutti i posti sulla sinistra della linea degli Spagnuoli. Dopo due ore di sanguinosa c vana lotta, vennero respinti in tutti i puuti dalle truppe del maresciallo di campo Oqucndo, governatore d’ Urgcl. Essi si ritirarono sulla Segre, ove presero posizione.
    Sul finir di febbraio avvennero parecchi combiamcnti nel ministero e negli eserciti. Il conte de la Canada, governatore del consiglio di Castiglia, ricevette ordine di ritirarsi nell’ Estreniadura con modica pensióne, e fu sostituito dal vescovo di Salainanca don Filippo Antonio Fcrnandcz Valleio, che mostrò dapprima molta attività per riformare gli abusi. Il conte di Gucmes. prima ambasciatore a Torino,a Iter-lino, a Stockholm e a Firenze, fu chiamato al consiglio di Stato. Il marchese d’Ustariz, intendente dell'Andalusia e assistente di Siviglia, fu nominato ministro sovrannuinerario del supremo consiglio di guerra. Il prìncipe di Castcilirau-