DEI RE DI SPAGNA Ji Eigurras, e affrettò la definizione di un processo rlie pareva interminabile. Il già governatore di Fi^ucras don Andrea de Torres, il comandante in capo dell artiglieria Kea-ting, il comandante in secondo di qucH'anna, c il comandante dei Minori, furono condannati alla degradazione e alla pena di morte. Parecchi altri vennero condannati al primo )li que'castighi, c ad una prigione più o meno lunga. Alcuni soltanto furono lasciati in libertà,perchè la loro detenzione, come dice la seutenza era stata, sufficiente ad espiare il (or fallo. Hitornò a Cadice una divisione, spagnuola dopo lasciati 3,ooo uomini nelle isole Canarie. Altra piccola squadra usci dal Ferrol con pari numero di truppe destinate per P A-mcrica. 1799. Carlo IV con decisione 5 gennaio commutò in perpetuo bando la pena di morte pronunciata contra i quattro ufficiali superiori della guarnigione di Figucras, e dichiarò che se mai più ricomparissero nei suoi Stati saranno sull'istante condotti al supplicio senz'altra procedura giuridica. Avendo incontrato delle difficoltà nella loro esecuzione sette decreti regii precedentemente pubblicati, che ordinavano la vendita dei beni di kostituzione, quelli di pie fondazioni, ospizii ec., che sin allora eransi tenuti come beni inalienabili, il re, per rispondere ai reclami clic sorgevano da ogni parte e per appianare gli ostacoli, nominò una Giunta composta di due membri dei consiglio di Castiglia, di un membro del consiglio dell' Indie c di quello delle finanze, non che di due magistrati eh' erano incaricati dell' amministrazione dei beni invenduti dei Gesuiti. La qual Giunta ebbe a preside il consigliere di Stato don Antonio ücspuig y Dancto, arcivescovo di Siviglia. Il 4 febbraio una llotta marocchina di otto vascelli di lìnea comparve dinanzi Cadice e formò il blocco di quel porto, dopo aver parlamentato con quattro vascelli inglesi, che abbandonarono