DEI RE DI SPAGNA nella fornitura dei viveri, sia per le truppe di terra, sia per l'armata na.valc. Il governo limitò la permissione di stampare^ ed aumentò il numero dei censori creati a foggia di quei di Parigi, per impedire la pubblicazione di libri non approvati. La Spagna mancando di navigli c di oggetti di cambio propri alla tratta dei negri, fu da Carlo III data cedola con cui viene permesso a tutte le nazioni d’introdurre negri in numero illimitato nella parte spagnuola dell’isola S. Domingo pel corso di dieci anni, senza pagare verun diritto. Questo monarca, ad inchiesta dell’assemblea generale del commercio e delle finanze,'abolì in Ispagna i diritti di cientM e di alcabaia che percepivansi sulle vendite delle tele di canapa e di lino del paese, c che soffocavano l’industria, pregiudicando alle manifatture nazionali e agevolando l’entrata delle tele straniere. Nel corso dell’anno 1786 il governo spagnuolo. vedendo l’introduzione del tabacco rapò non vantaggiosa clic ai contrabbandieri clic lo introducevano dalla Francia e lo vendevano assai caro in Ispagna,benché ad ^ di meno del tabacco spagnuolo in polvere, si determinò a far fabbricare e smerciare per suo conto tabacco rapò, il cui modico prezzo lasciava poca probabilità favorevole al commercio illecito. Nel dectnibre morì don Giuseppe Galvez, marchese di Sonora, ministro dell’Indie e presidente del consiglio dcl-l’Indie, uomo duro, violento e dispotico, ma illuminato, coraggioso, attivo, laborioso c disinteressato, che co’suoi talenti seppe innalzarsi dalla condizione la più oscura al più alto grado di potenza. In editto ‘il re avea in lui interissima confidenza e lo lasciava governare tutto il nuovo mondo da vero potentato. 1787. Carlo III, nel mese di febbraio, creò intendenti, ricevitori e tesorieri pel Messico, a guisa di quelli da lui stabiliti al Perù e a Buenos-Ayrcs. Nel mese di marzo il conte don Fernando-Nunnes, ambasciatore al Portogallo, fu nominato per sostituire alla corte di Versailles il conte d’Aranda. Una cedola regni del mese di aprile ordinò di formare fuori" della città e villaggi dei cimiteri ad una data distanza dalle abitazioni. Quanto ai seppellimenti permessi nelle chic-_ P.* IIL* T.° III.0 17