486 CRONOLOGIA STORICA a trenta milioni la massa delle ccdulc di stato, clic per l'in-nanzi non trascendevano i due milioni c mezzo. Oltre altri tredici milioni di nuove cedule furono posti 'in giro cogli editti del 19 novembre c i3 deccmbre dell’anno stesso. L’armata piemontese, forte di 20,000 uomini,penetrò in Francia per sei sbocchi c per una estensione di quattordici leghe. Nel primo attacco i posti francesi si ritirarono dietro l’Iscro e l’Arco. Il duca di Monferrato,terzogenito del re, e il marchese di Cordon,penetrati per la vallata d’ Aosta colle truppe destinate per quella spedizione, si trovavano a fronte di Kcl-lermann.che avea lasciato in Savojasoli 7,000 uomini sotto gli ordini dei generali Doyen e Badelonne. Appena conobbe i disegni del monarca sardo, si allrettò a rafforzare la sua armata c marciò contra i Piemontesi. Poco mancò il marchese di Cordoli non rimanesse preso, essendo entrato nella Moricnna per un passo difficilissimo e assai lontano da quel- lo per cui dirigevasi il duca di Monferrato, onde unirsi a lui ed attaccar insieme i Francesi trincerati ad Aiguebelle; ma il cavaliere Fausson de Gcrmagnan, militare eh’crasi distinto nella guerra dei Russi contra i Turchi, fece avvertire Cordon clic stava in cammino per prenderlo alle spalle un considerevole distaccamento francese (1) giunto già a S. Giovanni, capitale della Moricnna, mentre gli iacea faccia Kcl-lcrinan con forze evidentemente superiori a quelle del corpo fiicmontcse: in conseguenza del cpiale avviso, Cordon dii ‘ordine della ritirata,clic si esegui in buon ordine. Il duca di Monferrato quando seppe di questa marcia retrograda era ancora nella Tarentasia. e corse pericolo di essere sorpreso da Kcllcrmann; il quale venne anche accusato in Francia di aver colla sua lentezza dato al principe-la facilità di sottrarsi. Se ne giustificò peraltro il generale, provando non aver egli fòrze sufficienti per poter da un canto marciare dietro il marchese di Cordon, e dall’altro prendere alle spalle il figlio del re’diSardegna, in guisa di sperare farlo prigione. Nel tempo stesso ai vide costretto a ripassare il Bon- (1) I nno tre battaglioni staccati dal rampo di Tourooui. rhfattra- le montagne crauti portati sopra Valofrr, ore vivevano nrll inaziu~ ue, ma che potevano agrvolmcute fare u*a discesa sovra S. Michele.