DEI Munì DI SPAGNA iGi sallo, pagargli ogni anno 12,000 scudi doppi d’oro, consegnare 3oo prigioni cristiani a propria scolta, marciare ad un suo ordine,sia in pace, sia in guerra, e dare in ostaggio il liglio per prezzo della sua libertà e dei soccorsi die doveano coadiuvarlo a riacquistare le piazze addette al partilo di suo padre, Abu’I I[acati. Sul quale importante affare tennero consiglio Ferdinando ed Isabella: alcuni opinarono si avesse a ritenere il re Mohammed: ma la maggiorità decise dover sostenersi quel principe, indebolire i suoi stati, fomentandone la discordia, fier più facilmente conquistarli. Il re di Granata ottenne la ibcrtà alle condizioni aa lui proposte. Condotto a Cordova e presentato a Ferdinando,ebbe da quel principe onorevole èd affettuosa accoglienza, avendolo abbracciato e chiamato suo amico, senza permettere che gli baciasse la inano in segno di vassallaggio. Poscia fu da Mohammed segnato il vergognoso trattato che dovea annichilare la potenza mussulmana nella Spagna. Mohammed si recò a Granata con numeroso corpo di cavalieri cristiani (i). Gli amici di sua madre lo introdussero nella -città e lo posero di nuovo in possesso dell’ Al-bayein. I tesori di quella principessa, distribuiti acconciamente tra il popolo, e le promesse del figlio, ricondussero presso quest’ultimo que’cortigiani cui la sua alleanza coi cristiani aveano maldisposto. Informato di tale rivoluziono il vecchio-re, e risovvcncndosi avergli predetto gli astronomi sarebbe detronizzato dal figlio, ordinò si assalissero i ribelli e si assediasse l’Albaycin. Le sue truppe in sulle prime respinsero facilmente una moltitudine indisciplinata: il combattimento per altro faccvasi più ostinato nelle vie adjacenti al palazzo, e la carnificina non cessò sino a sera. Essa dovea ricominciarsi il mattino, ma avendo Alì manifestata la sua afflizione per la morte di tanti prodi, il fakili Macer profittò delle sue disposizioni per fargli adottare un (1) Dice Cardatine eh’ egli da prima si ritirò in Almeria. ove rimase sino a che fu costretto di uscirne per sottrarsi all’ odio di suo zio e competitore, Abdallah, che tentò assassinarlo. Questo fatto ci sembra falso ; e siccome il racconto di Cardonne sino alla presa di Granata, benché assai particolareggiato, racchiude anacronismi e particolari oscuri, inve-risimili e contraddittorii, abbiamo preferito quello di Conde. P.r III. T.” III." 11