236 CitONOLOGIA STORICA dcrc a Burgoing (i), amico d’Arçon, e il cui racconto fu forte sriiza esame riguardato come un’ autorità sulTìcicnte dagli autori che 1’ hanno copiato, l’ingegncre francese non fu secondato nè dalla flotta combinata, che rimase immobile spettatrice dell’ azione, nè dalle scialuppe cannoniere e dalle bombarde, il cui fuoco avrebbe contribuito a dividere quello dei nemici, nè dalle linee di S. Boch,che seguendo la stessa versione non fecero giocare che una sessantina di {»ezzi da cannone, invece di cent'ottantasei componenti le oro batterie. È certo che le prame fecero poco male alle fortificazioni di Gibilterra, c, dopo un fuoco che durò dal mattino sino alla mezzanotte, furono tutte interamente distrutte. Sussiste per altro il dubbio sulla causa della loro distruzione. Dicono gli uni che furono consunte per elletto delle palle infocate di nuova invenzione lanciate dagl’ Inglesi. Giusta Burgoing, due soltanto furono incendiate dal nemico, la Talla pieara montata dal principe di Nassau e d1 Arçon, c la S. Juan 'comandata da Langara. Moreno ordinò di bruciare la sua e le altre sette, perchè non cadessero in potere degl1 Inglesi. Finalmente, giusta una Memoria d’Arçon medesimo (a), che incolpa egualmente i generali tutti di terra e di mare, tutte le prame, ad eccezione di quella da lui montata, furono incendiate per ordine superiore (3). Tale fu l'esito di quella fatale giornata thè costò alla Spagna sci milioni, e alle due potenze alleate uua perdita (i) Quadro della Spagna moderna, quarta edizione, Tomo III, pag. 359 e seguenti. (1) Memoria per servire alla storia delT assedio di Gibilterra dell’autore delle Batterie galleggianti. Cadice 1^83 in 8.° (3) Se vuoisi prestar fede ad un altro ragguaglio, sette latterie galirggianli furono distrutte dal fuoco degli Inglesi, e tre solamente itagli equipaggi che le abbandonarono. In sostanza, sembra che la gelosia, l’imprevidenza, la precipitazione, la rivalità del poter nazionale et. concorressero a far abortire il progetto; e il cattivo umore aggravò poscia i Ioni che si rimproverarono reciprocamente. Quanto al duia di Crillon, benché avesse disapprovato il piano e palesata la sua opinione al re e <>1 ministro Florida Bianca, lo secondò con tutto il suo potere, cd anche si espose per recar soccorsi agli uomini che montavano le battrrie galleggianti: quindi non si può sotto verun aspetto imputargli la me-uo»j parte nel disastro di quella giornata.