D1ÌI RE DI SPAGNA afu rida Bianca, egli visse in una specie di disgrazia coll’ onorifico' titolo di consigliere di stato. Nel mese di dicembre il vAcovo di Orcnse, in Galizia, scrisse al re una lettera ad un tempo fermo, patetico e rispettoso, in cui gli dipinse l’infelice situazione degli abitanti di quella provincia, in preda alle devastazioni di lunga e crudele epidemia, e totalmente rovinati dalle eccessive contribuzioni a colpa delle formalità usate nell esazioni e dell' egoismo e durezza dei rascossori c loro agenti, i quali, (ondando la loro fortuna sovra rigorosa e Spietata e-sattezza, non operavano che per meritare elogi' riservati della corte a quelli clic versavano nel tesoro regio somme più forti (i). 1788. Avendo gli ebrei vivamente sollecitato di essere ammessi in Ispagna, era stato loro provvisoriamente designato alcuni villaggi e terreni pel loro stabilimento; parecchie famiglie ebree aveano anche ottenuto il permesso di entrare in Alicante; ma nel mese di gennaio un ordine del re gli obbligò ad uscirne c di attendere la sua decisione intorno lo stabilimento sarebbe lor destinato ‘nelle vicine campagne. . Carlo III.soppresse in America ¡ guardacoste, il cui mantenimento costava allo'stato 5 milioni all' anno, e che non impedivano i contrabbandi, per la cui repressione erano stati istituiti. 11 i;c permise la libera vendita del caccao, clic sin allora era stata una regalia per suo conto. (1) Io quest’anno comparve a Madrid il romanzo il Gii Blas tradotto io ¡spagnuolo ( smra una versione italiana del canonico Molili, die vi avea unita una continuazione) del padre Isla ex gesuita, morto nel 1781. L’editore fece di questa versione postuma un soggetto di speculazione, e la pubblicò come opera nazionale rubata alla Spagna e rivendicata alla sua patria. La quale impostura, riluttala in una Vissrrta-ziune del conte Francesco de Neufcbateau impressa nel 1818 e 1819 in fronte di due edizioni di Gii blas , fu pienamente dimostrata da uno stesso Spagnuolo don Jos. Antonio Llorente nelle sue Osservazioni critiche sul romanzo di Gii Blas di Scintillano in 8.° 18'i‘j. Ma Llorente pose un’ altra supposizione, la’ cui interisimiglianza e futilità furono provate da Francesco di ISeufchateau in una seconda memoria e dall' autore di questa Cronologia storica in una notizia posta in fronte delle opere de Lesage, edizione di Kenouard 1831 -17, U voi. in 8.“