. DEI RE DI SPAGNA nel Mediterraneo che nell’Oceano atlantico sino all’altura del Tenerilla; dal i.° luglio successivo, nell’America settentrionale; e dal i." gennaio 1787 negli altri siti, tutti i vascelli spagnuoli dovessero inalberare il pavigiionc diviso in tre lascio orizzontali, rosse in alto c in basso, c gialla la media, colle armi di Spagna nel mezzo, incassate nei due quarti di Castiglia e di Leone (1). L’infante don Luigi Antonio Jayme, fratello di Carlo III, morì il 7 agosto in età di cinquant’otto anni a Villa de Arenas, sua residenza. La ricca contea di Cliinclion fu allora riunita al demanio della corona; accordata modica pensione alla vedova,e mantenuti i suoi figli a spese delf1 arcivescovo di Toledo, Lorcnzana (a). Nel mese stesso il ministro della marina don Antonio Valdez fece scavare a Cadicc ed edificare sovra palafitta un primo bacino di costruzione pei vascelli di scssantaquattro cannoni. A questo bacino tenne dietro un secondo, terminato l’anno 1787, e poscia ne furono costruiti due altri. Un amatore delle arti c dell’antichità,don Enrico Pa-los, uno degli schevini di Murvicdro (l’antica Sagunto ), fece levar via le terre che coprivano l’anfiteatro 'di quella città, opera dei Romani. Si giunse a sgomberare nove dei quattordici gradini che componevano i sedili dell’ ordine equestre, e vi si diedero rappresentazioni teatrali il 3o agosto e giorni successivi, alla presdbza di 33oo spettatori, che appena occupavano il terzo del recinto (3). (1) Questo è il padiglione ancora io tuo nella marina regia spappola. Quello dei bastimenti mercantili ha gli stessi colorì, ma e diviso in 5 fascie: quella del meno, larga più del doppio deU’altre, non porta \ernn stemma. (2) Questo principe, allegro, affabile, umano, appassionato per la musica e la storia naturale, lasciò tre figli: 1. don Luigi, nato il 11 maggio 1777 , cardinale ed arcivescovo di Toledo e Siviglia ; seconda, Maria Teresa, nata il 6 marzo 1779» maritata da Carlo IV nel 1797 a don Manuel Gudoy prìncipe della Face ; terza, D. Luizia, nata nel 1780, maritata nel 1817 col duca di S. Fernando. (3) Lo sgombero e la ristaurazione dell’ anfiteatro di Sagunto furono continuate sotto gli auspicii di don H. l’alo*, rhe fu nominato commissario regio e conservatore delle antichità di quella ciuà, e ne pubblicò una descrizione. I lavori per altro ne furono interrotti dalla guerra del 1793.